il 16 Marzo inizia Tefaf-Maastricht. La Galleria romana Antonacci Lapiccirella Fine Art (Stand 334) anche quest’anno tra i protagonisti con importanti opere inedite (16 – 24 marzo)

redazione

TEFAF (The European Fine Art Fair) è il più importante appuntamento fieristico mondiale

dedicato all’arte, all’antiquariato e al design, dove vengono rappresentati oltre 7000 anni di arte e di storia, offrendo ai migliori mercanti internazionali, calcolati quest’anno nel numero di 275, una piattaforma ideale per presentare opere di livello qualitativo museale a un pubblico specializzato di curatori, collezionisti ed appassionati.

 

La Galleria Antonacci Lapiccirella esporrà in un nuovo stand, il 334,

più ampio e centrale, nella paintings section, la più importante dell’evento, Nell’ambito della selezione presentata segnaliamo due opere inedite, uno straordinario dipinto di Antonio Mancini e un altrettanto splendido disegno di Vincenzo Gemito, esposte per la prima volta sul mercato internazionale


Il Vecchio con la pipa di Antonio Mancini, e il Ritratto di fanciulla di Vincenzo Gemito sono due opere legate da un vincolo segreto – e non solo perché i due artisti furono stretti in gioventù da vicissitudini comuni, ma perché sia il dipinto sia il disegno provengono dalla prestigiosa collezione d’arte di Amelia Almagià Ambron a Roma. Amelia Almagià (1877 –1960) nasce in una famiglia israelita originaria di Ancona, trasferitasi nella capitale nel 1902, sposa Aldo Ambron e con lui crea una famiglia colta e cosmopolita, profondamente amante dell’arte. Amelia è anche una pittrice di talento ed ha come maestro il grande Antonio Mancini.

Vincenzo Gemito Ritratto di fanciulla

Grazie a questo rapporto sviluppato con Mancini, Amelia rafforza la sua vocazione artistica, che diventa impegno professionale, nonostante le difficoltà di affermazione inerenti il suo ruolo femminile. La sua prima mostra personale cade nel 1922, incoraggiata dal grande pittore. Anche con Balla si stabilisce un vero e proprio sodalizio. Il pittore la ritrae in più occasioni e tra il 1926 e il 1929 gli Ambron lo ospiteranno insieme a tutta la sua famiglia nella loro villa romana. L’importanza delle due opere presentate è confermata dal fatto che Amelia e Aldo Ambron furono due collezionisti animati da un’autentica passione per l’arte e dall’amicizia per gli artisti dell’epoca

La Galleria Antonacci Lapiccirella  esporrà inoltre una selezione eclettica di opere di pittura, scultura e disegno realizzate da artisti europei dal Neoclassicismo alla terza decade del XX secolo, proponendo uno studio attento e focalizzato sulla valorizzazione degli artisti italiani della metà dell’ ‘800 e i pittori nordici del primo ‘900. Questo crescente interesse maturato dalla Galleria verso la pittura nordica del primo Novecento trova un riscontro di respiro internazionale confermato dalla mostra al Musée d’OrsayAu-delà des étoiles. Le paysage mystique de Monet à Kandisky” nel 2017, e quella appena inaugurata alla Dulwich Picture Gallery di Londra, dedicata ad uno dei più grandi interpreti della pittura Simbolista scandinava.

Accurata ricerca storico-artistica, documentazione scrupolosa, ambizione qualitativa museale, visione internazionale e inesauribile passione:

questi sono i punti di forza che contraddistinguono la strategia con cui Francesca Antonacci e Damiano Lapiccirella hanno scelto meticolosamente la selezione di opere da presentare a questa edizione del TEFAF.

Ne presentiamo alcuni esempi:

Hiklding Werner, Alba sul lago Glafsfjorden a Värmland, 1920 circa, olio su tela, 60 x 150 cm, firmato in basso a sinistra
Vincenzo Gemito, Ritratto di Fortuny, 1880 – 1890 circa, Bronzo, 65 x 39 cm
Galileo Chini, Studio per giacca di dignitario, 1911, Tecnica mista su cartone, 90 x 80 cm, Siglato e datato in alto a sinistra: G.C. 1911