di Marco FIORAMANTI
Roma, Capitolium Art Gallery – Via delle Mantellate, 14/b
LILIANA MALTA – Kind of Blue
(a cura di Dorota Grubba-Thiede)
fino al 16 aprile 2025 – Ingresso libero
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ALMOST BLUE
Nove sono le opere, tutte di grande formato, presenti in galleria, selezionate dalla curatrice, Dorota Grubba Thiede, che testimoniano il vertice del fare pittorico di Liliana Malta. Nel giorno dell’inaugurazione, gremite all’inverosimile da un pubblico attento e selezionato, le due grandi sale offrono al visitatore un ciclo di lavori cromatici calibrati sulle tonalità del blu. Ogni colore ha il potere di influenzare la nostra percezione e agisce sulle nostre emozioni. Il blu, nel caso specifico spesso dall’artista accostato al bianco, denota apertura, lealtà e trasparenza. Nella filosofia indiana il blu corrisponde al quinto chakra, Vishudda, punto d’energia situato nella gola, centro della comunicazione e dell’espressione creativa.

Il blu nella musica diventa blues e ci rimanda a uno stato d’animo riflessivo, malinconico, poetico, penso alle note sussurrate dalla tromba di Chet Baker e a quelle “più picassiane” di Miles Davis, dal cui album è stato tratto il titolo della mostra: Kind of Blue. Tutto ciò appartiene all’arte di Liliana Malta, un’arte legata all’espressionismo astratto americano.

Non a caso l’artista “è stata l’allieva prediletta di Nicolas Carone (1917-2010), uno dei pittori della prima generazione della scuola di New York”. Entrando nella Capitolium Art Gallery, sulle pendici del Gianicolo a pochi passi dalla sponda destra del Tevere, si respira infatti un’aria di leggerezza, finanche di gioia che, scopro con entusiasmo, corrisponde perfettamente all’aura dell’artista nell’immediatezza del suo sorriso sincero e accattivante.

Le opere di Liliana Malta – si legge nell’excipit della presentazione in catalogo – sono espressioni pure, basate su uno stato di trance, ispirazione, flusso di coscienza e, insieme, molto toccante, intertestuali. Ogni suo dipinto o scultura è “un punto in cui si incontrano testi diversi”, diventando al contempo uno spazio nuovo, un mondo unico che prima non esisteva.
Liliana Malta nasce a Maierato, Calabria. Vive e lavora a Roma. Il suo apprendistato d’artista, nello studio di Nino Caruso, è all’insegna della scultura e in particolare della terracotta., intesa subito come vero e proprio mezzo di coerenza stilistica, tuttora condiviso con la pittura. Nelle prime mostre, alla fine degli anni ’80, espone infatti terrecotte dalle forme misteriose: pievi e volumi che incastrano ampi spazi vuoti, sculture come architetture arcaiche, rese anche dalla materia nuda (mai impreziosita né dipinta) e fortemente drammatizzata. Va ricordata in particolare la mostra Con Fuoco, una rassegna sulla ceramica italiana tenutasi al Museum Bellerive di Zurigo, al Museum für Kunsthandwerk di Francoforte, all’Hetjens Museum di Düsseldorf. Per la sua formazione pittorica risulta importante, nei primi anni ’90, l’incontro con Nicolas Carone (protagonista della Scuola di New York) e la frequentazione della International School of Art da lui fondata. I quadri sono presto caratterizzati da una polarità costante: l’articolazione drammatica dei corpi, sostenuti da un disegno secco, essenziale ed un colore intenso e carico che impregna quei corpi di sensualità. Sono opere spesso ordinate per cicli dove domina una particolare monocromia (il blu, per esempio, che declina forme e figure). Ogni lavoro è come un punto limite nella carica di sensualità de corpi e nella relazione tra di essi. (dal catalogo LILIANA MALTA – Kind of Blue, 2025).
Marco FIORAMANTI Roma 19 Marzo 2025