Presentazione del Catalogo della mostra “Fare Uno. Dalla Parola al Segno un dialogo possibile”. Galleria Erica Ravenna (Roma 23 Maggio).

di Silvana LAZZARINO

“Fare Uno. Dalla Parola al Segno un dialogo possibile”, il 23 maggio alle ore 18.30 interventi di Benedetta Carpi De Resmini e Ludovico Pratesi, autori dei testi in catalogo in dialogo con Tomaso Binga e Simona Weller

Inaugurata lo scorso 29 marzo 2023 a Roma negli spazi della Galleria Erica Ravenna (Via della Reginella 3, Via di Sant’Ambrogio 26) la mostra collettiva “Fare Uno. Dalla Parola al Segno un dialogo possibile” realizzata in collaborazione con  Micol Veller Fornasa presenta una selezione di opere di artisti quasi tutti poeti o scrittori, che hanno attraversato la seconda metà del Novecento da Carla Accardi a Tomaso Binga, da Mirella Bentivoglio e Simona Weller a Vincenzo Agnetti, da Alighiero Boetti a Jannis Kounellis e Gino Marotta per offrire una riflessione sugli intrecci tra linguaggio e immagine e sulle poetiche che hanno accomunato una linea di ricerca dell’arte contemporanea, nata dalle prime avanguardie del Novecento e sviluppatasi fino ai giorni nostri.

Alighiero Boetti, Undici Cartoline Astratte, 1986 Foto Giorgio Benni
Carla Accardi, Trasparente, ST (rombo e quadrato), 1977Foto Giorgio Benni

Le opere nel restituire un sentire comune della ricerca artistica propria degli anni ’60 e ’70 permettono di calarsi entro un momento storico di riscoperta dell’arte al femminile mettendo in luce la questione di un confronto tra le “due metà dell’avanguardia”.

Martedì 23 maggio 2023 alle ore 18.30 presso la Galleria in Via della Reginella 3, viene presentato il Catalogo dell’esposizione a cura di Erica Ravenna con gli interventi di Benedetta Carpi De Resmini e Ludovico Pratesi, autori dei testi in catalogo, in dialogo con Tomaso Binga e Simona Weller. Il pubblico presente può prendere parte alla Tavola rotonda.

Mirella Bentivoglio, The order of things, 1987 Foto Luana Rigolli

Erica Ravenna così scrive nel catalogo:

“L’ intento di questa mostra, proseguendo il programma espositivo della galleria, ancora una volta è quello di approfondire uno dei temi di maggior interesse nell’ambito delle pratiche artistiche contemporanee: il rapporto tra Arte come comunicazione e i possibili processi di semiosi al suo interno. La contiguità tra segno linguistico e segno iconico è stata oggetto di indagine e sperimentazione nel linguaggio artistico dalle prime avanguardie del Novecento fino ad oggi.”
Galleria Erica Ravenna
Il confronto tra le opere ne sottende uno più profondo: universi poetici convenzionalmente ritenuti distanti dialogano al di fuori delle gerarchie e delle strutture convenzionali del linguaggio. Il logos – non a caso in greco ‘pensiero e parola’ – nel suo potenziale unificante è ciò che apre ad un processo di relazione. La parola diventa immagine e dà vita a nuovi significati […] E’ dialogo anche quello tra Benedetta Carpi de Resmini e Ludovico Pratesi, i due autori del testo in catalogo: una rinnovata conferma di quanto questo sia essenziale nella relazione tra identità e diversità e mai come in questo momento storico, così necessario.” (E. Ravenna).
Simona Weller, Dal ciclo Diario a Muro, 1979 Foto Luana Rigolli

Facciamo riferimento ai due tra gli artisti protagonisti di questa esposizione: Tomaso Binga e Simona Weller.

La romana Simona Weller (Roma 1940) si è imposta all’attenzione della critica alla X Quadriennale di Roma con grandi tele astratte in cui la pittura si mescola a lettere e scrittura. Le parole nelle sue opere assumono una specifica valenza essendo da lei scelte per la loro struttura particolare e concisione. Numerose sono le mostre in Italia e all’estero cui ha partecipato tra cui la Biennale di Venezia del 1978, la Biennale di San Paolo del Brasile e nel 2022 la mostra “Ri-materializzazione del linguaggio” presso la Fondazione Antonio Dalle Nogare di Bolzano.

Artista, poetessa e performer Tomaso Binga (Salerno 1931), nome d’arte di Bianca Pucciarelli Menna, attiva a Roma dove vive, ha iniziato nel 1971 una sperimentazione artistica e poetica incentrata sulla scrittura verbo-visuale.

Tomaso Binga, Donne e Soldati, 1978, Foto Giorgio Benni

A partire dall’uso della scrittura “desemantizzata”: un segno grafico apparentemente disfunzionale e non comunicativo, proposta con la sua prima mostra nel 1974 presso la Galleria L’Obelisco di Roma, da’ inizio alle sue azioni performative come “Parole da distruggere, parole da conservare” per poi realizzare “Scrittura Vivente“: lettere dell’alfabeto formate con il proprio corpo femminile caposaldo della sua ricerca artistica. Sono numerose le mostre cui ha preso parte tra cui citiamo: la XVI Biennale di San Paolo, Brasile (1981) la XI Quadriennale di Roma (1986), Fondazione Prada (2017), Frigoriferi milanesi (2019), Museion, Bolzano (2019), Centre d’Art Contemporain, Ginevra (2020). Da ultimo l’edizione della Biennale di Venezia del 2022. Le sue opere sono presenti in collezioni museali italiane ed estere.

Silvana LAZZARINO  Roma 23 Maggio 202

FARE UNO dalla Parola al Segno un dialogo possibile.

Carla Accardi, Vincenzo Agnetti, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Alighiero Boetti, Jannis Kounellis, Gino Marotta, Simona Weller

 Presentazione del Catalogo martedì 23 maggio 2023 ore 18.30

Galleria Erica Ravenna, Via della Reginella 3 Roma

Intervengono: Benedetta Carpi De Resmini e Ludovico Pratesi, autori dei testi in catalogo in dialogo con Tomaso Binga e Simona Weller

Tavola rotonda aperta al pubblico

 Galleria Erica Ravenna, Via della Reginella 3 e Via di Sant’Ambrogio 26 – 00186 Roma

Apertura al pubblico: 29 marzo – 15 luglio 2023

Orari di apertura: 10.30 – 13.30; 15.30 – 19.30; sabato mattina aperto dalle 10.30 alle 13.30; sabato pomeriggio e domenica su appuntamento

Per informazioni: Tel. (+39) 06 3219968 https://ericaravenna.com