Parte la 74ma Sagra Musicale Umbra nel segno del ‘cambiamento’; manifestazioni e concerti fino al 22 settembre.

di Claudio LISTANTI

Con la direzione artistica di Enrico Bronzi dopo due ‘anteprime’ previste per il 7 e 8 settembre, si inaugura il 13, il più antico festival dell’Umbria con epicentro a Perugia ma con concerti in altri 7 comuni della regione.

Quest’anno la celebre rassegna musicale umbra di fine estate parte da basi diverse sulle quali è costruito tutto il programma proposto facendoci considerare questo 2019 come uno degli anni di ‘cambiamento’ che, periodicamente, hanno segnato il lungo percorso del Festival.

Fig 1 Il violoncellista e direttore Enrico Bronzi

Questo cambiamento è dovuto alla nuova direzione artistica della Sagra affidata ad Enrico Bronzi (Fig 1) violoncellista di chiara fama ottenuta grazie alle sue numerose prove come strumentista solista ma anche come componente di diverse formazioni cameristiche, dimostrazione di un dinamismo musicale molto intenso arricchito, in questi ultimi tempi, da una apprezzata attività di direttore d’orchestra, elementi che collocano il musicista tra i personaggi più in vista dell’orizzonte musicale italiano ed internazionale, esperienze senza dubbio utili per consolidare e rinnovare le qualità di un festival che, non solo è il più antico dell’Umbria ma anche uno dei pilastri della cultura italiana.

Per far comprendere con più incisività di questa ‘innovazione’ è indispensabile citare le parole che Enrico Bronzi ha usato presentando la sua ‘creatura’ :

‘… è una Sagra Musicale Umbra con una formula innovativa, fortemente tematizzata e aperta ad esperienze che vanno dalla musica alla danza, dalle arti multimediali fino all’etnomusicologia. Il tema guida dell’intera edizione è quello del rapporto ancestrale, per l’appunto profondo e antico, dell’umanità con la musica. L’esigenza antropologica fondamentale di produrre suoni e usarli per scopi comunicativi, sociali e funzionali è una realtà incontrovertibile. Si è sempre cantato o suonato per esprimere l’amore, per superare il lutto, per celebrare le feste, per rivolgersi alla divinità e alludere all’ineffabile, per scandire il ritmo di lavoro, per affermare l’identità di una comunità, per liberare l’espressività del corpo e persino per superare il confine della coscienza.’

Questa breve premessa ci fa comprende più approfonditamente il tema del filo conduttore della Sagra 2019, E tu, Uomo? La musica “dal profondo” che si materializzerà con interessanti proposte che partiranno dagli elementi ancestrali del percorso che la Musica ha seguito durante i secoli dove spesso è stata l’identità dei popoli a caratterizzarne l’evoluzione fattore che ha interessato musicisti anche molto vicini a noi come Béla Bartók, Zoltán Kodály, György Ligeti, Frank Martin, veri e propri ‘archeologi’ della musica che hanno saputo rinnovare la tradizione grazie ad un accessibile linguaggio contemporaneo.

Fig 2 Una immagine di uno spettacolo della Compagnia di Danza di Nicola Galli

Dopo le due anteprime di Trevi e San Gemini il festival partirà alla grande il 13 settembre alle 21 presso uno dei luoghi simbolo dell’Umbria ma anche della cultura religiosa di tutto il mondo, Assisi, nel Sagrato della Basilica Superiore di San Francesco.  Un concerto che vedrà Enrico Bronzi direttamente impegnato nella conduzione dell’Orchestra da Camera di Perugia che avrà anche il contributo della Compagnia di Danza di Nicola Galli (Fig 2) ed intitolato ‘Nobilissima Visione’ per presentare un programma denso di sacralità composto da “Angelus!”, una trascrizione per orchestra d’archi da Années de pèlerinage, III anno di Franz Listz, il wagneriano Idillio di Sigfrido per concludere con Paul Hindemith del quale sarà eseguita “Trauermusik” del 1936, in una versione per violoncello e orchestra d’archi e la Suite dal balletto “Nobilissima Visione” del 1938 in una versione per piccola orchestra.

Fig 3 L’Orchestre des Champs-Elysées durante un concerto

Per domenica 15 settembre è previsto l’appuntamento forse più atteso del programma. Alle ore 18, presso l’incomparabile scenario architettonico della Basilica di San Pietro in Perugia, salirà sul podio uno dei direttori più celebrati di oggi, Philippe Herreweghe che guiderà il suo Collegium Vocale Gent assieme all’Orchestre des Champs-Elysées (Fig 3) per eseguire un affascinante programma che oltre ad opere vocali di Felix Mendelssoh-Bartholdy e Johannes Brahms prevede anche importanti pagine di Anton Bruckner “Christus factus est”, graduale a 4 voci; Due Aequali per tre tromboni e la Messa n. 2 in mi minore per coro a 8 voci e 15 strumenti che concluderà una serata senz’altro ‘irrinunciabile’ per tutti gli appassionati di musica.

Fig 4 Una cartolina riproducente la Chiesa di Sant’Ercolano a Perugia

Interessante anche il ‘mini-ciclo’ intitolato ‘Cori alle Cinque’ una

serie di concerti corali programmati, in alcuni giorni, appunto per le ore 17, e collocati presso la Chiesa di Sant’Ercolano a Perugia (Fig 4) un modo per rischiarare la giornata con interessantissime composizioni sacre provenienti dal repertorio di alcuni tra i musicisti più grandi di tutti i tempi.

La giornata di venerdì 20 settembre sarà interamente dedicata a Bartók e Kodály tramite la quale si rinsalderà quel già resistente legame tra musica ancestrale e musica contemporanea una proposta ‘monografica’ il cui significato è stato spiegato dallo stesso Bronzi nelle sue note di presentazione:  alle ore 12 una Conferenza-Concerto con Nicola Scaldaferri ed il violoncellista Vladimir Bogdanović presso il Palazzo della Penna; alle 17 uno degli appuntamenti di Musica alla Cinque e alle 21 presso il suggestivo scenario di San Bevignate con la partecipazione degli ‘specialisti’ di Muzsikás Ensemble. (Fig 5)

Fig 5 Il complesso Muzsikás Ensemble

Altro evento ‘monografico’ è previsto per la giornata del 18 settembre con Viaggio attraverso la musica ebraica che si svolgerà presso l’Università per Stranieri di Perugia con due fondamentali momenti: alle 16,30 alla Sala Goldoni una Conferenza di Anna Foa e alle 18 presso l’Aula Magna un concerto con Coro Ha-Kol Coro ebraico di Roma, (Fig 6) a direzione di Camilla Di Lorenzo e la partecipazione del pianista Antonio Cama.

Fig 6 Il Coro Ha-Kol – Coro ebraico di Roma

Come da tradizione un cospicuo spazio la Sagra riserva a concerti del territorio umbro che, oltre a permettere la diffusione della musica presso un pubblico più vasto, ne valorizza anche le bellezze architettoniche di questa splendida regione con appuntamenti fissati, oltre nelle già citate, Trevi, San Gemini ed Assisi anche Montefalco, Torgiano, Panicale e, soprattutto Norcia, dove è molto attesa, per il giorno 16, l’esibizione di Paolo Fresu (Fig 7) tromba e flicorno, di Daniele di Buonavetura bandoneon e dell’Orchestra da Camera di Perugia con Two for Tree and Orchestra.

Fig 7 Il trombettista Paolo Fresu

Quanto abbiamo esposto è solo un piccolo assaggio della Sagra Musicale Umbra 2019 che si concluderà nel segno della tradizione domenica 22 settembre alle ore 11,30 presso la Cattedrale di San Lorenzo di San Lorenzo in Perugia con la consueta Messa solenne cantata. Per avere ogni tipo di notizia circa il contenuto dettagliato di tutto il festival è indispensabile connettersi con www.perugiamusicaclassica.com

Claudio LISTANTI     Agosto 2019