Omar Galliani nel segno di Leonardo da Vinci; a Milano in mostra “Il vero sfumato” (fino al 31 ottobre)

di Vera AGOSTI

Omar Galliani. Vero sfumato leonardesco

Nel 2019 si celebrano i cinquecento anni dalla scomparsa di Leonardo Da Vinci e numerose sono le mostre di artisti, anche contemporanei, che si ispirano alla sua poetica e al suo stile. Tra questi, ricordiamo Omar Galliani, che più di tanti altri ha guardato a Leonardo, già a partire dalla fine degli anni Settanta, quando ancora studiava all’Accademia di Bologna.

È del 1976, infatti, la serie delle Rappresentazioni di una rappresentazione, con particolari ingranditi tratti dalle opere del Maestro. Era il periodo in cui dominava l’arte concettuale, e Galliani, un campione della figurazione e del disegno noto a livello internazionale, ha sempre inserito elementi concettuali nei suoi lavori, in maniera più o meno accentuata e visibile. In fondo Leonardo stesso affermava: “La pittura è cosa mentale”. Così nella sanguigna L’iride nascosta di Leonardo del 1980, l’artista si concentra esclusivamente sull’occhio del Cristo del Cenacolo, da un presunto disegno del genio vinciano, ed appone il suo marchio sul suo studio dell’opera del passato, come se se ne fosse appropriato.

Vero sfumato leonardesco, olio su carta + collage, cm. 100×70,

Non per nulla Galliani è stato un esponente dell’Anacronismo e del Magico Primario, movimenti che si relazionavano coi maestri del passato per esaltare la bellezza.

Nella sua personale, intitolata Vero sfumato leonardesco, a cura di chi scrive, presso la Galleria Salamon Fine Art di Milano, dal 10 al 31 ottobre 2019, inserita nel palinsesto degli eventi fringe di Leonardo500, Omar Galliani riflette in particolare su questo espediente tecnico rivoluzionario inventato da Leonardo: quella lieve sfocatura dell’immagine che parte dai disegni sottostanti e torna nei dipinti dai colori leggeri, non del tutto coprenti; quell’atmosfera velata e rarefatta, dai contorni indistinti e morbidi, ottenuta per esempio strofinando un panno o utilizzando i polpastrelli, che regala fascino e mistero alle opere. È forse la nebbia che Galliani conosce da sempre nella sua terra natale, tra le sponde del Po, e vicino al torrente Enza, dove è nato e cresciuto e tuttora lavora.

L’iride nascosta di Leonardo, sanguigna su carta Amalfi + timbro, cm. 10×5, 1980
Tra le tue fauci, matita su carta grigia + lumeggiatura, cm. 20×35 ca. (trittico),

In esposizione, una trentina di pezzi, disegni e una tavola, dagli anni Settanta ad oggi, tra cui numerosi inediti, sottratti per l’occasione all’atelier dell’artista, dov’erano gelosamente custoditi per ragioni affettive. Galliani, con la sua ricca e delicata fantasia, si ispira ai Codici leonardeschi, all’Annunciazione, alla Dama con l’Ermellino, alla Leda e il cigno, agli studi di botanica e di anatomia, omaggiando Leonardo da Vinci come un punto di riferimento insostituibile e offrendo nuove sorprese liriche al suo pubblico.

Vera AGOSTI    Milano 29 settembre  2019

Omar Galliani. Vero sfumato leonardesco

A cura di Vera Agosti

Fino al 31 ottobre, da lunedì a venerdì • 10 -13 e 15-19, sabato e altri orari su appuntamento; catalogo in galleria

Salamon Fine Art. Via San Damiano, 2. Milano 20122

  1. +39 02 76 01 3142 lorenza.salamon@gmail.com
  2. +39 335 58 94 218 http://www.salamonfineart.com