di Pier Luigi AMATA
SALUTO A NANDO
Ho conosciuto Nando Peretti molti anni fa presso una galleria antiquaria dove lui era passato per salutare i proprietari. Fui colpito dalla sua eleganza sobria, dai modi e dalla consapevolezza di conoscitore, diventammo presto amici.
Quel giorno, di lui, non sapevo molte cose:
1 Non sapevo che aveva saputo costruire un patrimonio artistico inimmaginabile per un solo uomo in una sola vita
2 Non sapevo che l’amore per la pittura antica e non, si era preso tutta quella vita.
3 Non sapevo che l’impegno intellettuale profuso in una lunga e gloriosa esistenza è il patrimonio immateriale che lascia a chi lo ha conosciuto e compreso nella sua logica semplice e analitica al tempo stesso.
4 Non sapevo che era un uomo di origini non aristocratiche ma normalissime, quindi quella estrema sensibilità che trasudava davvero da tutto, persino dal modo come si vestiva, mai una nota sopra, non era il frutto di un percorso educativo sofisticato ma era innata, era sua.
5 Non sapevo che sebbene avesse fama persona dura con un carattere d’acciaio, non plasmabile, era anche un uomo capace di momenti di dolcezza cristallina, sorprendenti addirittura, non mancava mai la telefonata di ringraziamento anche per il solo fatto di essere passato a trovarlo.
Venerdì ci siamo salutati e Nando mi ha detto una frase bellissima. Forse aveva capito, forse aveva sentito il bisogno di radunare intorno a sé, oltre, ovviamente, ai suoi familiari, al suo adoratissimo figlio, più persone possibile, perché non aveva proprio voglia di lasciarlo, questo mondo, non aveva voglia di smetterla con la vita.
La sua capacità di analisi e riconoscimento nell’incerto territorio della pittura antica travalica il ruolo di gallerista e collezionista e lo eleva a quello di esperto sommo. Nando Peretti è stato un genio assoluto della storia dell’arte italiana, non ne esisterà un altro.
Pier Luigi AMATA Roma 25 Maggio 2022