Nel trigesimo di Ennio Morricone. I vari aspetti di una grande personalità artistica (con audio significativi)

di Claudio LISTANTI

Ennio Morricone. Un ricordo per il grande musicista

È passato un mese dalla scomparsa del grande musicista Ennio Morricone avvenuta il 6 luglio scorso. Con l’occasione, lontani dai clamori e dalle suggestioni di quelle ore, vogliamo dedicare a questo nostro straordinario artista un ricordo rivolto soprattutto a mettere in risalto la sua multicentrica personalità artistica che lo gli ha consentivo di ricoprire un ruolo fondamentale nella Musica e nella Cultura italiana.

Fig. 1 Una immagine di Ennio Morricone con uno dei suoi strumenti preferiti: la tromba

Ennio Morricone, nato a Roma il 10 novembre 1928, si è formato professionalmente nella sua città. I suoi studi musicali si sono svolti presso il Conservatorio di Santa Cecilia ottenendo, nel 1946, il diploma in tromba, un riconoscimento che consentì al diciottenne Morricone di ottenere il primo impiego come arrangiatore per il teatro di varietà. La sua attività musicale prende rapidamente corpo; già l’anno successivo, nel 1947, viene scritturato come compositore di musiche per il teatro. Nei primi anni ’50 è autore anche di arrangiamenti per le trasmissioni radiofoniche. Successivamente, nel 1954, si diploma anche in composizione grazie alla guida di uno dei musicisti più emblematici di tutto il ‘900: Goffredo Petrassi.

Fig. 2 Il musicista Goffredo Petrassi

Morricone fu anche uno degli esponenti più illustri della Musica Contemporanea come dimostra la sua partecipazione, nel 1965, al Gruppo d’Improvvisazione Nuova Consonanza maggiore istituzione di riferimento per questo genere di musica e, nel 1984, fu protagonista della fondazione, assieme ad altri colleghi, dell’I.R.TE.M. (Istituto di Ricerca per il Teatro Musicale) creato appositamente con lo scopo di istituire un centro di ricerca nei settori del teatro musicale, della musica del Novecento, dell’etnomusicologia e dei mezzi di comunicazione di massa rivolgendo lo sguardo anche alla costituzione di un archivio per la conservazione e la consultazione delle singole opere.

È stato anche Accademico Effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e socio dell’associazione Nuova Consonanza. Il suo nome figura nella celebre Hollywood Walk of Fame con la stella n. 2574. Il 27 dicembre 2017 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Il suo catalogo è veramente sterminato come quantità di composizioni prodotte. Ad iniziare ovviamente dal cinema con più di 500 partecipazioni alla realizzazione di colonne sonore di film appartenenti a tutti i generi cinematografici così come autore di musiche originali e vari arrangiamenti di canzoni di musica leggera.

Fig. 3 Ennio Morricone in occasione della cerimoni di consegna del Premio Oscar.

Ma la sua opera non si esaurisce qui. Nel campo della Musica Assoluta, vale a dire non rappresentativa come la musica a programma, ha prodotto numerosi capolavori che raggiungono il ragguardevole numero di circa duecento opere per una produzione ampia e differenziata nella quale spiccano molti pezzi cameristici per strumento solista (chitarra; pianoforte; clavicembalo; viola e nastro magnetico; flauto e nastro magnetico, violoncello) o per formazioni diverse (trii; quintetti; sestetti; pianoforte e strumenti; canto e pianoforte; voce e strumenti; coro di voci bianche). Nel 1996 si cimentò anche nell’opera lirica con Partenope. Ma poi anche musiche orchestrali ‘pure’ e con la partecipazione di strumenti solisti, cantate e musica religiosa di vario tipo.

Questo nostro excursus nell’opera di Morricone anche se necessariamente sommario, ci aiuta a dimostrare che stiamo parlando di un musicista di larghi orizzonti, un uomo di cultura musicale ben inserito nel ‘900 del quale può essere considerato uno dei rappresentanti più luminosi di questo travagliato, prolifico, intenso e glorioso periodo della storia musicale del nostro paese.

Non stupisce quindi la decisione presa dall’Assemblea Capitolina che in nell’assemblea straordinaria del 17 luglio scorso, con voti unanime dei suoi componenti, ha deciso di dedicare l’Auditorium Parco della Musica di Roma a Ennio Morricone. È stata una decisione che ha dato vita, tra la critica, a qualche perplessità. Ma l’analisi della carriera di Morricone ci porta ad approvare pienamente questa scelta.

Fig. 4 Il manifesto del film Mission

Ennio Morricone gode di una enorme popolarità, una fama che non è conseguenza effettiva della globalità della sua carriera. Infatti è considerato da tutti come sinonimo di eccellenza nel campo della musica da film, legato soprattutto a quel filone ‘western’ che lo ha visto protagonista assieme a Sergio Leone con il quale instaurò una proficua collaborazione artistica che nobilitò quel western all’italiana apprezzato anche molto negli Stati Uniti. Certamente le musiche per ‘Per un pugno di dollari’ o per ‘Per qualche dollaro in più’ solo per fare qualche esempio, hanno fatto scuola. Ma il cinema, Morricone, lo ha frequentato in tutte le sue espressioni con una partecipazione che inizia nel 1961 per arrivare fino ai giorni nostri. Molti i ‘generi’ frequentati; dall’avventuroso Mission di Roland Joffé, al ‘giallo’ con Il Gatto a nove code di Dario Argento, al ‘drammatico’ con I Basilischi di Lina Wertmüller o ‘drammatico storico’ come La Battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo, come anche i più impegnati film di Pier Palo Pasolini ‘Il Decameron’ e ‘I Racconti di Canterbury’ passando per l’erotismo di Tinto Brass (Senso ’45) per finire alla ‘commedia’ e alla ‘commedia a sfondo drammatico (Le monachine e Il Federale) di Luciano Salce. Questi sono solamente dei piccoli esempi perché Morricone ha prodotto le colonne sonore di più di 500 film, impossibile da elencare completamente. Ma in ogni ‘genere’ di film ha saputo dare una colonna sonora appropriata al contenuto ed alla trama della pellicola riuscendo a fondere musica, trama ed espressione con semplicità ed efficacia.

Fig. 5 Ennio Morricone in occasione della cerimoni di consegna del Premio Oscar.

Ebbe molte nomination all’Oscar ma il primo riconoscimento, dopo la delusione il mancato premio per Mission del 1986, lo ebbe nel 2007 con l’Oscar alla Carriera ottenendo recentemente un secondo Oscar, per    The Hateful Eight di Quentin Tarantino, sempre un di genere western ma poco conosciuto nel nostro paese.  Vinse anche tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’argento, due European Film Awards a dimostrazione del successo mondiale che ha ottenuto.

Ma se si ascoltano con attenzione le composizioni ci si rende conto della sua straordinaria poetica musicale e abilità di orchestratore che Morricone trasfuse a tutte le sue opere. Per questa occasione vogliamo dimostrare la valenza di questo compositore proponendo ai nostri lettori alcuni esempi audio che, più delle nostre parole, possono essere molto più efficaci per raggiungere lo scopo.

Audio 1

Iniziamo con il film ‘Mission’ ed il celebre brano Gabriel’s oboe, che possiamo considerare come una esaltazione della melodia per trasmettere dolcezza e soavità

https://www.youtube.com/watch?v=sRatvCVWE_I

Ennio Morricone Gabriel’s oboe

Fabio D’Onofrio, oboe

Orchestra InCanto, direttore Fabio Maestri.

Roma, Chiesa Santa Agnese in Agone, Piazza Navona.

Registrazione del 15 apr 2019

Audio 2

Un brano proveniente sempre da un film western, ‘Ecstasy of Gold’ tratto da Il buono, il brutto e il cattivo, relativo alla scena nella quale un personaggio, Tuco, si trova in un cimitero per cercare tra le tombe una fortuna di centinaia di migliaia di dollari in oro. Nella composizione è molto apprezzabile il trattamento della voce che si esprime tramite vocalizzi. Musica e canto si fondono con una certa potenza espressiva rafforzata anche dall’intervento del coro.

https://www.youtube.com/watch?v=EUNVBGHiBY0

Ennio Morricone “Ecstasy of Gold” (Estasi dell’oro)

Susanna Rigacci soprano

Coro dell’Associazione Regionale Cori della Valle d’Aosta

Győr Philharmonic Orchestra

Direttore Ennio Morricone

Registrazione del 16 luglio 2009 – Fenis (AO)

Audio 3

Un brano che dimostra l’abilità del Morricone arrangiatore. Si tratta di una delle canzoni più famose degli anni ’60 ‘Sapore di sale’ di Gino Paoli. Pubblicata nel 1963 è forse il più grande successo dell’autore e uno dei classici della musica leggera italiana. Morricone compie un lavoro mirabile. L’originale, semplice ma espressiva melodia di Paoli viene nobilitata con una pregevole orchestrazione abbinata ad una abilità armonica che ne amplifica con decisione la poesia.

https://www.youtube.com/watch?v=yqbKVh3WGs0

Sapore di sale · Gino Paoli

Arrangiamento Ennio Morricone

Esecutore Ennio Morricone e la sua Orchestra

℗ 1963 Sony Bmg Music Entertainment (Italy) S.p.A.

Audio 4

Ennio Morricone fu anche musicista per la TV. Nel 1978 la Rai trasmise una miniserie in 4 puntate dal titolo ‘Nella città vampira. Drammi gotici’ affidando la musica a Morricone che poi pubblicò le musiche in una raccolta dal titolo Ennio Morricone – Drammi Gotici. Qui proponiamo ‘Elegia per violino e pianoforte’ una composizione chiaro esempio di musica assoluta. Emerge con il Morricone camerista, che riesce a produrre un dialogo avvincente tra i due strumenti che evoca, con stupefacente efficacia, atmosfere tardo ottocentesche

https://www.youtube.com/watch?v=7E0zqhFsWX0

Edizione DGR records

Audio 5

Come prima detto Morricone è un musicista la cui poetica è ben radicata nelle espressioni musicali del ‘900. Tra queste Igor Stravinskij è uno dei rappresentanti più illustri. In Blitz, composta nel 1995 e dedicata al Quartetto di Sassofoni Accademia che la eseguì per la prima volta al Mozarteum di Salisburgo il 22 maggio dello stesso anno, è chiara l’ispirazione a questo grande del ‘900. Blitz è costituito da tre brevi pezzi musicati per quartetto di sassofoni. E’ ispirato al gioco degli scacchi dove il blitz è una mossa rapida e risolutiva della partita. La ‘rapidità’ è presente nel corso di questa composizione, geniale per il sovrapporsi e l’intrecciarsi dei quattro sassofoni, che si concretizza con il ‘finale’ che proponiamo in ascolto. In essa sono ben presenti le sonorità gioiose dello Stravinskij del balletto di Jeu de cartes del 1936.

https://www.youtube.com/watch?v=P4KWqBRHpq0

Ennio Morricone – Blitz. Terzo movimento

Quartetto di Sassofoni Accademia

Gaetano Di Bacco sax soprano, Enzo Filippetti sax contralto, Giuseppe Berardini sax tenore e Fabrizio Paoletti sax baritono.

Registrazione effettuata nell’ottobre del 1995 presso l’Acquario Romano

Audio 6

Un altro esempio di ‘musica assoluta’.

Metamorfosi di Violetta, per quartetto d’archi e clarinetto. Una composizione del 2000 ispirata alla celeberrima Violetta verdiana il cui tema principale viene enunciato all’inizio del brano per poi essere sviluppato sapientemente con un eccellente dialogo tra il clarinetto solista ed il quartetto d’archi.

https://www.youtube.com/watch?v=WFitviQ1nkI

Ennio Morricone

Metamorfosi di Violetta, per quartetto d’archi e clarinetto

Rocco Parisi clarinetto

Quartetto Noferini

℗ 2012 Stradivarius

Audio 7

Concludiamo questo piccolo excursus nell’opera di Ennio Morricone con una delle sue ultime opere, la Missa Papae Francisci.

Scritta nel 2015, rappresenta un ‘unicum’ nel catalogo di Ennio Morricone in quanto il compositore non si era mai cimentato in questo ‘genere’. Costruita sul testo dell’Ordinarium della Messa la sua composizione è ispirata, e dedicata, alla figura di Papa Francesco che ha sconvolto la sensibilità di molti credenti che vedono in lui un personaggio rivoluzionario rispetto al modo di intendere la religione e la spiritualità.

Vogliamo utilizzare le parole dello stesso Morricone per capire con precisione le fondamenta di questa composizione, pronunciate dal compositore in una intervista all’Avvenire:

“Ho cercato di mettere in campo tutta la mia esperienza musicale, di far emergere chiaramente il mio stile. … ho voluto che la mia cifra stilistica fosse ben riconoscibile. C’è un organico strumentale tipico delle mie partiture, con trombe e tromboni, molte percussioni, violoncelli e contrabbassi, ma nessun violino. Ho voluto poi un doppio coro per riallacciarmi all’insegnamento del Concilio di Trento. Musicalmente si presenta come una partitura modale, che usa la serie delle sette note. Un superamento della monodia gregoriana per dare spazio alla polifonia di voci in un clima di serenità e riconciliazione”

Proponiamo in ascolto il grandioso Finale nel quale si possono riconoscere tutte le caratteristiche messe in risalto da Morricone.

https://www.youtube.com/watch?v=O6pi6RuOr48&list=PL2Kc-tSYakuw6va9PlwnLCSdCFt8O4pzl&index=7

Ennio Morricone

Missa Papae Francisci – 7. Finale

Ennio Morricone direttore

Esecuzione del 10 giugno 2015

Ci auguriamo che questo nostro articolo posso aver dimostrato la grandezza di Morricone, un musicista che va considerato ‘in assoluto’ dove il cinema è stato soltanto un vettore privilegiato di un’Arte che riceve la massima attenzione in quanto più diffusa nella complessa stratificazione della società e degli spettatori alla quale, proprio per questo motivo, è dedicato un maggiore impegno ‘economico’ e ‘finanziario’ che produce l’istituzione di numerosi ‘premi’ e ‘riconoscimenti’ che ne scandiscono con più fervore l’evoluzione. Ennio Morricone va considerato come musicista completo nella cui produzione il cinema è stato solo un indiscutibile, e grande, componente ma che merita senza dubbio di comparire più spesso nelle sale da concerto e la recente dedica dall’Auditorium di Roma può essere l’inizio di una nuova fase per conoscere ed approfondire tutta la sua musica.

Claudio LISTANTI    Roma  9 agosto 2020