Nasce “L’Effettismo”: verso un’arte libera, originale, lontana da compromessi e leggi del mercato

di Silvana LAZZARINO

In mostra a Roma, dal 21 al 29 novembre 2019, 13 artisti  firmatari del Manifesto  del nuovo movimentopresso lo spazio espositivo della Cappella Orsiniì (Via di Grottapinta 21)

Entro un ‘ottica di rivalutazione dell’arte italiana, libera da condizionamenti legati alle egemonie del mercato delle gallerie e delle fiere, distante da spinte esterofile specie nord americani, si orienta la nuova corrente contemporanea dell’Effettismo fondata dal pittore, scrittore e ingegnere Franco Fragale sostenuta dall’Accademia Internazionale d’Arte Moderna riconosciuta dall’ONU. Portata avanti oggi da Francesca Romana Fragale, questa nuova corrente, la prima ad essere nata dopo l’abuso della tecnologia nell’arte, intende dare rinnovato lancio e sostenibilità all’arte italiana col recupero di quell’essenza che la contraddistingueva fino al secolo scorso.

Francesca Romana Fragale, L’energia della natura, olio su tela, 80 x 100 cm

Scrigno di bellezza e raffinatezza l’Italia, attraverso l’arte, ha raccontato la sua storia tra passato e presente dove le tradizioni restano nel tempo. Proprio perché il nostro Paese vanta tra le ultime correnti più risonanti quella dei Macchiaioli, Futuristi e Transavanguardia, non deve diventare vittima, come è stato negli ultimi decenni, degli influssi delle mode globali, ma mantenere una sua identità sulla base di una tradizione solida come continua ad essere ad esempio per altre importanti realtà quali la moda o il design, sempre entro un’ottica di innovazione.

Questa corrente dell’Effettismo che guarda ad un’arte libera da contenuti, stili e tecniche, originale e rispondente al sentire dell’artista, distaccata dalle leggi del mercato, viene presentata insieme al suo Manifesto il 20 novembre alle ore 18.30 a Roma presso la sede espositiva della Cappella Orsini in Via di Grottapinta 21. L’inaugurazione della mostra/Laboratorio d’arte “L’EFFETTISMO CORRENTE DI PITTURA CONTEMPORANEA” presenta le opere dei 13 artisti firmatari del Manifesto di questo nuovo movimento.

Delle Fratte, Coscienza, 2017

Francesca Romana Fragale, Claudio Morleni, José Van Roy Dalí, Elisa Camilli, Daniela Delle Fratte, Ivan Vicari, Daniela di Bitonto Sello, Emanuela Corbellini, Francesca Falli, Andrea Festa, Mario Nicosia, Mario Bresciano, Elvira Sirio, sono gli artisti firmatari del Manifesto dell’Effettismo, che saranno anche protagonisti di incontri mirati ad approfondire i loro lavori. Durante l’inaugurazione i 13 artisti firmeranno il Manifesto di fronte al pubblico.

Alla base del fondamento ideologico e scientifico della nuova corrente è la teoria del celebre Professore di neuroscienza Jean Pierre Changeux dell’Istituto Pasteur di Parigi, che ha studiato la relazione tra Arte e cervello umano. La chiave del meccanismo risiede nell’empatia, nella capacità dell’artista di comunicare: “è artista chi riesce a comunicare emozioni nel modo con cui il ‘cervello vede il mondo”, a prescindere dall’utilizzo della modalità espressiva. Secondo lo studioso francese l’opera deve colpire entrambi gli emisferi del cervello: il destro che risponde all’emozione ed il sinistro che risponde alla ragione. Infatti”

attraverso l’utilizzo dei neuroni specchio l’Effettista induce a sé l’osservatore mediante il meccanismo del ‘riconoscimento’, ovvero la presa dell’immagine come propria, in una dinamica di identità di memorie e immagini” (cit. dal Manifesto dell’Effettismo).
Mario Bresciano, Cairo, Nel cortile di una moschea, 39 x 29 cm

Nel Manifesto si parla di essere fedeli alla propria tradizione, di non disperdere quanto di prezioso il cammino dell’arte italiana ha costruito nei secoli. “Non possiamo continuare a omologarci con realtà̀ artistiche che non ci appartengono, dalla pop Art, all’arte digitale, installazioni» (cit. dal Manifesto dell’Effettismo”. Inoltre spesso la commerciabilità di un’opera non coincide con la sua effettiva qualità: La “riconoscibilità dello stile di un autore è una trappola decisa dal mercato» (cit. dal Manifesto dell’Effettismo)”. Il movimento sottolinea come sia fondamentale per l’artista pur scegliendo qualsiasi stile o tecnica non restare schiavo della “riconoscibilità” della mano, concetto preteso dal mercato, dai galleristi che commissionano ormai all’ingrosso.

Noi Effettisti non intendiamo organizzarci per diventare simili, vogliamo la libertà espressiva. Figurativo o informale o astratto sono possibili modalità̀ per esprimere un pensiero” (cit. dal Manifesto dell’Effettismo).

È necessario poter scegliere quale stile o tecnica adottare, riprendendo anche la pittura su cavalletto.

José Van Roy Dalí, La farfalla effettista

Una corrente eclettica quella dell’Effettismo che nasce quale reazione all’attuale crisi economica, culturale e sociale a difesa della pittura intesa come segno, colore e tecnica. Il cui obiettivo è dare vita ad opere la cui fruizione possa anche per un istante alleviare lo spirito dalle problematiche contingenti, come a recuperare un nuovo ascolto di sé entro i ritmi infiniti del pensiero.

Dal Manifesto: l’Effettismo rifiuta:

               Ogni forma di compiacimento, di plagio e imitazione; la ripetizione di un’opera;l’obbligo della ‘riconoscibilità dello stile’;le mode ordinate dal mercato;le copie numerate senza distruzione dell’originale;l’uso pedissequo del computer, dei proiettori, delle stampe su tela, della tecnologia,quando inficino la valenza del moto creativo.”

                            L’Effettismo promuove:

               l’adozione di qualsiasi stile pittorico inclusa la street Art, quando l’autore: suscita    stupore emotivo l’originalità o mediante la scelta del soggetto o con l’innovativo uso di tecniche antiche o  con tecniche nuove

 

Silvana LAZZARINO    Roma  22  novembre 2019

L’EFFETTISMO

CORRENTE DI PITTURA CONTEMPORANEA

13 artisti firmatari del Manifesto in mostra

Cappella Orsini, Via di Grottapinta 21 Roma

Orari: tutti i giorni dalle ore 16:30 alle ore 19:00

Inaugurazione mercoledì 20 novembre ore 18.30

dal 21 al 29 novembre 2019

per informazioni: Cappella Orsini tel. 06 6877965, cappellarosini.net

Ingresso gratuito