Materia ed energia nelle sperimentazioni di Elia Cantori. A Bologna 2 febbario – 4 marzo

redazione

In occasione di ArteFiera 2018, Banca di Bologna è lieta di presentare nella sede della sua Direzione generale un progetto dell’artista Elia Cantori (Ancona, 1984). In Piazza Galvani 4, Cantori esporrà alcuni nuovi fotogrammi – ovvero impressioni fotografiche dirette, senza la mediazione dell’obiettivo – della serie Dead Constellation, e alcune sculture in alluminio della serie Untitled (1:1 Map) (2016).

 A cura di Simone Menegoi

Direzione generale Banca di Bologna Piazza Galvani 4, Bologna 2 febbraio 4 marzo 2018

Inaugurazione:  venerdì 2 febbraio, ore 18.00

Elia Cantori ha come disciplina di riferimento la scultura, ma è eclettico nella scelta delle tecniche: oltre a sculture vere e proprie, realizza opere fotografiche, installazioni, video. Nel suo lavoro mette in scena il legame fra energia e materia; si rivolge ai fenomeni celesti, e al tempo stesso coltiva la dimensione chiusa dello studio, inteso come luogo di indagini e verifiche. La sua attitudine sperimentale, e il ricorso costante a processi fisici e chimici, sollecitano paragoni fra il suo operare e quello di uno scienziato. Fra le opere che hanno segnalato Cantori alla critica, ricordiamo Stanza (2008), una sfera di circa un metro di diametro in cui l’artista ha compattato le macerie della demolizione del suo studio a Londra, e Untitled (Explosion) (2009-10), serie di fotogrammi di piccole esplosioni, in cui l’immagine coincide con la fonte luminosa che ne ha permesso l’impressione sulla carta. Untitled (Black Hole), una grande scultura in resina sulla cui superficie Cantori ha registrato, con la tecnica della camera stenopeica, l’immagine del suo studio, è stata esposta nel 2016 nella collettiva LA CAMERA, Sulla materialità della fotografia, curata da Simone Menegoi nel Salone Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi.

Sara Zolla press@sarazolla.it