“L’immagine sovrana. Urbano VIII e i Barberini”, aperta la grande esposizione che celebra il pontificato più lungo e rappresentativo del XVII secolo (1623-1644)

redazione

In occasione del quattrocentesimo anniversario dell’elezione al soglio pontificio di Urbano VIII Barberini (1623-1644),  le Gallerie Nazionali di Arte Antica organizzano un’imponente mostra dal significativo titolo L’Immagine Sovrana, che celebra il profilo culturale e politico del papa che più di ogni altro incise sul pensiero filosofico, sul sapere scientifico e sulle arti del Seicento, con l’obiettivo di illustrare le modalità attraverso le quali il pontefice privilegiò lo strumento dell’egemonia culturale in funzione dell’azione politica e di governo. A cura di Maurizia Cicconi, Flaminia Gennari Santori e Sebastian Schütze, la mostra è prodotta dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica con il sostegno della Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura.

Maurizia Cicconi, Massimo Osanna, Flaminia Gennari Santori e Sebastian Schutze, alla conferenza stanmpa di presentazione della mostra

 

Urbano VIII insieme ai nipoti, i cardinali Francesco e Antonio e il Principe Taddeo Barberini, perseguì con tenacia un progetto politico-culturale ambizioso, che pervase tutti gli ambiti della conoscenza e della produzione artistica e culturale.

Gian Lorenzo Bernini, Ritratto di Urbano VIII

Per il letterato e poeta Maffeo Barberini il mecenatismo e la promozione delle arti concorsero in modo sostanziale al potenziamento del governo spirituale e temporale della Chiesa, e non solo all’accrescimento del prestigio personale e famigliare.

Urbano VIII diede un timbro inconfondibile al suo pontificato, promuovendo imprese colossali come il baldacchino di San Pietro, disegnato da Gian Lorenzo Bernini, o l’affresco di Pietro da Cortona nel grande salone di Palazzo Barberini. Si impose un nuovo stile, che ebbe immediata diffusione non solo a Roma e in Italia, ma nell’intero scenario europeo: il Barocco nasce a Roma, con i Barberini.

“Questa mostra rappresenta l’apice di un lavoro di ricerca durato molti anni, segnando un traguardo importante del percorso di confronto e di scambio con le istituzioni museali italiane e straniere che ho perseguito fin dal mio insediamento” dichiara Flaminia Gennari Santori, direttrice del museo e co-curatrice della mostra, che prosegue: “Sono infatti moltissimi i musei, i collezionisti e le istituzioni con cui abbiamo intessuto rapporti in questi anni, che hanno capito l’importanza del progetto e aderito con entusiasmo concedendo prestiti prestigiosi”.

Per la prima volta, protagonisti e capolavori di quell’eccezionale stagione che fu il pontificato di Urbano VIII saranno riuniti nuovamente a Palazzo Barberini, la sontuosa residenza di famiglia costruita di fronte al Quirinale.

Capolavori della collezione Barberini, smembrata nei secoli e attualmente conservata nei principali musei del mondo, tornano quindi nella loro sede originaria; si potranno ammirare opere, fra le altre, di Gian Lorenzo Bernini, Caravaggio, Valentin de Boulogne, Francesco Mochi, Nicolas Poussin, Andrea Sacchi e alcuni degli spettacolari arazzi prodotti dall’Arazzeria Barberini.

In mostra più di 80 opere provenienti dalla collezione del museo e da oltre 40 tra istituzioni museali, collezioni private italiane e internazionali. Prestiti importanti arrivano anche dalla preziosa collaborazione con importanti collezioni private, tra cui quella del Principe Corsini di Firenze.

Oltre ai capolavori, usati come strumento di fine diplomazia internazionale presso le principali corti europee, i libri, le stampe, gli oggetti, la raffinatissima collezione antiquaria e i grandi arazzi di famiglia concorreranno a far rivivere, in un’occasione irripetibile, i protagonisti dell’epoca.

La mostra mira infatti “a restituire al pubblico” le idee dominanti e il funzionamento di un progetto intellettuale straordinariamente ambizioso, che ha trasformato Roma nella culla e nel luogo di irradiazione della cultura barocca partendo da Palazzo Barberini come suo centro ideale.

Accompagna la mostra il catalogo edito da Officina Libraria che contiene saggi di Maurizia Cicconi, Flaminia Gennari Santori, Sebastian Schütze, curatori della mostra.

In programma anche una serie di visite guidate per gruppi e scuole su prenotazione, e per i visitatori individuali tutte le domeniche, alle ore 11.00.

Durante l’apertura della mostra saranno organizzati anche 4 percorsi guidati in città alla scoperta dei luoghi che furono teatro di opere di costruzione, restauro e risistemazione volute da Urbano VIII. Infine è prevista una BARBERINI CARD (20 euro), che include un ingresso alla mostra e la partecipazione a uno dei 4 percorsi alla scoperta dei luoghi di Urbano VIII.

ABOUT ART DEDICHERA’ ALL’EVENTO ALCUNE ACCURATE RECENSIONI DI STUDIOSI ESPERTI DELLA MATERIA.

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