Le “Voci Ribelli” di Chiara Talin. Storie e ragioni di chi ha scelto di dire No al Sistema (con il decalogo di Noam Chomsky e un’intervista a Marco Fioramanti)

di Martha PAINE

Chiara Talin

VOCI RIBELLI. Storie e ragioni di chi ha scelto di dire No al Sistema

Pubblicazione indipendente, 2023

979-8871336830 – pp. 708, € 21,40

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Chiara Talin

L’HOMO VIDENS E LA GRANDE FABBRICA DELLA MENZOGNA
di Martha Paine

La telecomunicazione di massa condiziona i processi formativi dell’opinione pubblica. Si parte dalla tele-visione (un vedere da lontano, un vedere tutto senza andarlo a vedere) e si arriva alla realtà virtuale in cui vediamo immagini immaginarie, sulle quali ci basiamo le facciamo diventare la nostra opinione. Ora, con l’intelligenza artificiale tutto è falsificabile e in grado diventare un Truman Show.

È la mutazione antropologica, bellezza! Chi ha dato vita all’11 settembre conosce perfettamente l’homo videns e ha organizzato tutto perché fosse visto. Ogni fenomeno che interessa un’intera popolazione ha bisogno di una spiegazione chiara e comprensibile. Quando i fatti sono palesemente inspiegabili, “bisogna” trovare una spiegazione razionale. Se il racconto non sta in piedi, è evidente che qualcuno mente. E, vista la congiura del silenzio, ci si abbevera alle fonti indispensabili uscite sui media alternativi.

Caleidoscopi di realtà dissonanti dalla norma, voci spesso silenziate, si affacciano con grinta al microfono di Chiara Talin la quale, intrepida Giovanna d’Arco, con questo libro, VOCI RIBELLI, di oltre settecento pagine, intende sensibilizzare l’opinione pubblica verso una ‘giusta’ giustizia sociale. Attenta al più recente dei grandi spettacoli illusionistici mass-mediatici, quello legato al COVID-19, il volume raccoglie uno sbobinamento di decine di interviste a personaggi pubblici che testimoniano la realtà di una grande quantità di menzogne, verità nascoste dai media, effetti collaterali gravi, evidenti interessi occulti.

Questo l’indice del libro:

  1. 1 INTRODUZIONE
    2. 15 DOMANDE CHE TUTTI DOVREMMO PORCI…
    3. LA “ PAURA “ E’ UNA BRUTTA BESTIA
    4. MORRIS SAN E LE SUE “NUOVE RIVELAZIONI”
    5. SILVER ATTENTO OSSERVATORE DEL POTERE MEDIATICO
    6. NON DOBBIAMO CEDERE AL “RICATTO”
    7. UNA MAMMA CHE “LOTTA” PER I FIGLI (VALENTINA FUSCO)
    8. DANIELE ZUCCARELLO: LE TESTIMONIANZE TI SALVANO LA VITA!
    9. VALERIO MALVEZZI: COME SARA’ L’ECONOMIA UMANISTICA NEL FUTURO?
    10. INCREDIBILE INTERVISTA AD UN GRANDE PERSONAGGIO: FRANCESCO AMODEO
    11. CONOSCENZA E PROFESSIONALITA’: UNA GRANDE OSPITE LA DOTT.SSA GATTI A.
    12. CARLO D’ANGIO’: L’INDIFFERENZA DEI FORMATORI, DOVE SIETE SPARITI?
    13. INTERVISTA A ANTONINO GALLONI: IL GRANDE RESET
    14. ROSANNA SPATARI HA VINTO: ECCO TUTTA LA VERITA’
    15. OSPITE CLAUDIO MESSORA DI BYOBLU: QUANTO E’ IMPORTANTE L’INFORMAZIONE ALTERNATIVA E LIBERA?
    16. ING. CARLO NEGRI: ITALIANI SVEGLIATEVI E’ GIUNTA L’ORA!
    17. MANGIARE INSETTI: RISCHIO O OPPORTUNITA? PARLA LA NUTRIZIONISTA LESLYE PARIO
    18. DOTTOR. FRAYESE: RITROVARE L’UMANITA’ CHE LA “PAURA” CI HA TOLTO
    19. DOTTOR MASSIMO CITRO HANNO MENTITO DAVANTI ALL’EVIDENZA
    20. SCOPRIAMO “I SEGRETI” DEL LIBRO DI ROBERTO BIASOTTI: EFFETTI COLLATERALI
    21. “JORDAN JONES: LA RESILIENZA ARTISTICA NEL PERIODO PANDEMICO – UN’INTERVISTA TOCCANTE SULLE SFIDE AFFRONTATE.”
    22. IL SANGUE DEI VACCINATI SOTTO LA LENTE: COSA RIVELA L’ANALISI DEL DOTT. FRANCO GIOVANNINI
    23. ACCENDIAMO I MOTORI CON MARCO MELANDRI: COME HA VISSUTO IL CAMPIONE DEL MONDO AI TEMPI DEL LOCKDOWN
    24. PSICOLOGA ANTONELLA TINUNIN: STANNO LAVORANDO SUL CORPO, SULLA MENTE E SULL’ANIMA
    25. LUCIA GIOVANNINI: RESTARE “CONNESSI” ANCHE NEI MOMENTI BUI
    26. VIRGINIO DE MAIO( FILMATRIX) “I FILM TRA FINZIONE E REALTA’: COME LO SCHERMO CI INFLUENZA”
    27. IL COREOGRAFO ODOARDO BODONI: ARTE E CULTURA NEL TEMPO DELLE EMERGENZE
    28. PSICOLOGO DAVID CONVERSI: SFRUTTANO I “BUG” DELLA MENTE UMANA
    29. ROBERTO RE: COME LA COMUNICAZIONE INFLUENZA NOI E GLI ALTRI
    30. MONICA TRETTEL, L’ATTRICE CHE NON SI È MAI ARRESA
    31. TESTIMONIANZE VARIE…
    32. CONCLUSIONE

Giornalisti, medici, psicologi, videomaker, ricercatori, avvocati, imprenditori, musicisti, ecc. si sono spesi per testimoniare realtà fuori dalla narrazione dominante. Dal libro-documento di Chiara Talin, VOCI RIBELLI, capitolo 10, un’intervista per tutte – di cui riporto un estratto – quella a Francesco Amodeo, giornalista d’inchiesta, sul contenuto del suo best seller Matrix Europea.

“Io racconto nel libro tutto quello che è accaduto in Europa e in Italia, quindi dalla creazione dell’Unione Europea e, lo faccio attraverso la doppia pillola. La pillola azzurra, quella in cui racconto gli eventi secondo la versione ufficiale, quindi secondo la ricostruzione del Mainstream. E poi aggiungo invece la pillola rossa, quindi tutto quello che di quegli eventi che non ci hanno raccontato, tutto quello che di quegli eventi non si dovrebbe sapere. […] Nell’ultima intervista di ELON MASK, lui parla semplicemente di intelligenza artificiale, come uno degli obiettivi della Nuova Umanità, e dice chiaramente nell’intervista, che “l’intelligenza artificiale ha dei limiti enormi, se noi non riusciamo a creare una interfaccia nel cervello umano”. Quindi se non riusciamo a creare un’interfaccia tra l’intelligenza artificiale, che mettiamo nei computer, e quella che mettiamo nel cervello umano, l’intelligenza artificiale, che è l’obiettivo nostro della Nuova Umanità, sarà limitata. […] A quel punto capiamo anche a che cosa serve oggi il Greenpass, è un avvicinamento, è uno step indispensabile per arrivare a quel punto di non ritorno. Perché se la popolazione oggi accetta una tessera per poter entrare al cinema, una tessera che deve illuminarsi di verde per poter entrare al ristorante, una tessera che si illumina di verde per farti andare sul treno. Una volta che la popolazione accetta anche che, se quella tessera non si illumina di verde, ma dal segnale rosso, c’è qualche cittadino che deve essere discriminato, benissimo, dopo sarà un gioco da ragazzi, andare ad aggiornare sempre di più quel software. Mi spiego meglio, non siamo più tanti cittadini, ma siamo tanti QRCOD, che puoi aggiornare di continuo”.

Intervista a Marco Fioramanti  https://www.youtube.com/watch?v=aVAlye7hvec

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Sul numero 11 della rivista NIGHT ITALIA, dal titolo ANARCHOC – World War III is in the mind of Wo/Man. Chaos is the new Order (a cura di Ugo Scoppetta, 2017) è stato riportato un decalogo fondamentale – dieci strategie di manipolazione del controllo dei media – pubblicato dal grande filosofo Noam Chomsky nel 2011 (la data è importante!) e che riporto qui di seguito a completezza dell’articolo.

NIGHT ITALIA n. 11 (2017)
Noam Chomsky

NOAM CHOMSKY – “10 STRATEGIES OF MANIPULATION” OF MEDIA CONTROL

1) La strategia della distrazione, fondamentale, per le grandi lobby di potere, al fine di mantenere l’attenzione del pubblico concentrata su argomenti poco importanti, così da portare il comune cittadino ad interessarsi a fatti in realtà insignificanti. Per esempio, l’esasperata concentrazione su alcuni fatti di cronaca.

2) Il principio del problema-soluzione-problema: si inventa a tavolino un problema, per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Un esempio? Mettere in ansia la popolazione dando risalto all’esistenza di epidemie, come la febbre aviaria creando ingiustificato allarmismo, con l’obiettivo di vendere farmaci che altrimenti resterebbero inutilizzati.

3) La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. È in questo modo che condizioni socio-economiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ’80 e ’90: stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.

4) La strategia del differimento. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, al momento, per un’applicazione futura. Parlare continuamente dello spread per far accettare le “necessarie” misure di austerità come se non esistesse una politica economica diversa.

5) Rivolgersi al pubblico come se si parlasse ad un bambino. Più si cerca di ingannare lo spettatore, più si tende ad usare un tono infantile. Per esempio, diversi programmi delle trasmissioni generaliste. Il motivo? Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni, in base alla suggestionabilità, lei tenderà ad una risposta probabilmente sprovvista di senso critico, come un bambino di 12 anni appunto.

6) Puntare sull’aspetto emotivo molto più che sulla riflessione. L’emozione, infatti, spesso manda in tilt la parte razionale dell’individuo, rendendolo più facilmente influenzabile.

7) Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità. Pochi, per esempio, conoscono cosa sia il gruppo di Bilderberg e la Commissione Trilaterale. E molti continueranno ad ignorarlo, a meno che non si rivolgano direttamente ad Internet.

8) Imporre modelli di comportamento. Controllare individui omologati é molto più facile che gestire individui pensanti. I modelli imposti dalla pubblicità sono funzionali a questo progetto.

9) L’autocolpevolizzazione. Si tende, in pratica, a far credere all’individuo che egli stesso sia l’unica causa dei propri insuccessi e della propria disgrazia. Così invece di suscitare la ribellione contro un sistema economico che l’ha ridotto ai margini, l’individuo si sottostima, si svaluta e addirittura, si autoflagella. I giovani, per esempio, che non trovano lavoro sono stati definiti di volta in volta, “sfigati”, choosy”, bamboccioni”. In pratica, é colpa loro se non trovano lavoro, non del sistema.

10) I media puntano a conoscere gli individui (mediante sondaggi, studi comportamentali, operazioni di feed back scientificamente programmate senza che l’utente-lettore-spettatore ne sappia nulla) più di quanto essi stessi si conoscano, e questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un gran potere sul pubblico, maggiore di quello che lo stesso cittadino esercita su sé stesso.

Martha PAINE  Roma 6 Luglio 2025