L’artista cinese Shi Liang all’Accademia delle arti e del disegno di Firenze con “Another Still Life”. (12 – 29 settembre)

redazione

Shi Liang

Another Still Life

a cura di Giovanni Iovane

ideazione di Xiuzhong Zhang

Sala delle Esposizioni dell’ Accademia delle Arti del Disegno. Firenze

12 – 29 settembre 2019

Si è inaugurata presso la Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze, la mostra dell’artista cinese Shi Liang Another Still Life, curata da Giovanni Iovane, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera, ideata da Xiuzhong Zhang, e promossa e organizzata dall’Accademia delle Arti del Disegnoe da Zhong Art International. La mostra, che resterà aperta sino al 29 settembre, gode dei patrocini della Regione Toscana, del Comune di Firenze, della Città Metropolitana e del Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese in Firenze e si avvale della collaborazione dell’ Accademia di Belle Arti di Firenze, di Fondazione Romualdo Del Bianco e di Life Beyond Tourism, di Confindustria Firenze, di Eurasia Association e dell’Istituto Confucio dell’ Università di Firenze.

La mostra Another Still Life propone ventisei opere di Liang. La natura morta che ispira il titolo dell’esposizione, sebbene esistesse anche in precedenza, solo a partire dal Seicento si configura come genere autonomo nella storia dell’arte occidentale. E come scrive il curatore Giovanni Iovane nel testo di presentazione alla mostra, non solo si afferma come genere, ma anche ‘come spazio autonomo in cui l’artista sperimenta e riflette sul significato dell’arte’.

Proprio al curatore Giovanni Iovane abbiamo posto alcune domande:

-Come è nato questo evento? Con quali presupposti?
R: Questo evento s’inserisce in un progetto di collaborazione con l’accademia del disegno di firenze, e il contatto con gli artisti cinesi è sostanzialmente gestito dall’Accademia delle arti e del disegno di Firenze che si è avvalsa di numerose collaborazioni, ad esempio con Zhong Art International che da tempo è impegnata a diffondere in Italia il patrimonio artistico cinese, sia tradizionale che contemporaneo
-Ci sono alle viste altre collaborazioni?
R: Per ora no, almeno non con Brera
-Quale è stato il tuo ruolo nell’organizzazione dell’evento?
R: Io sono il curatore e ho scritto il testo per questa esposizione che poi avrà anche in catalogo più ampio.
-Come mai proprio questo artista per questa esposizione; qualche motivo particolare?
R: No, semplicemente mi è stato proposto e poi quando l’ho conosciuto ed ho visto il progetto espositivo, l’evento mi ha interessato dopo di che si è arrivati ad organizzare la mostra nella maniera che si è ritenuta più conveniente per questo spazio
-Puoi dare qualche cenno ulteriore sull’artista?
R: L’artista Shi Liang è vicepresidente dell’Accademia cinese della pittura figurativa ad olio (ti faccio una traduzione all’impronta) e quindi ha tutto un retroterra piuttosto importante, soprattutto parlando della Cina, per quanto riguarda la pittura figurativa; però recentemente anche in virtù dei suoi viaggi in Italia e in Europa ha potuto ampliare la sua pratica artistica rivolgendosi anche alle istallazioni e alla scultura.
-Quindi un artista quindi che apre all’arte occidentale, in qualche modo.
R: Io direi che la cosa più importante che peraltro spiega anche molto bene il concetto stesso della mostra è la grande istallazione che si chiama Caso in sospeso -che è di fronte con i tavoli alla parete- in cui recupera e colleziona, diciamo così, elementi che, in termini antichi, possiamo definire di preghiera, ma ovviamente nel senso orientale del termine e li sospende per l’appunto alla parete; quindi è una proiezione di pezzi di oggetti collezionati antichi, come ce ne sono diversi collezionati in mostra, riproposta con una estetica contemporanea. Credo che siamo di fronte ad una mostra da prendere molto in considerazione.
Shi Liang, Aspetto della pelle, 2019, 160x80cm

Ed in effetti i richiami all’arte occidentale sono continui: la serie Underworld ripropone tutti gli elementi simbolici delle Vanitas seicentesche, alludendo continuamente alla caducità della vita e alla effimera condizione dell’esistenza, mentre è chiaro l’omaggio all’anniversario della morte di Leonardo nell’uomo vitruviano dell’opera 500 anni o come scrive ancora Iovane

quello alle nature morte di Giorgio Morandi nella serie Abstraction and Realism, che si presentano come meta narrazioni questa volta legate alle grandi immagini della storia dell’arte ancora qui ri-animate,

Nelle installazioni di grande formato il tempo immobile preso dalla categoria dello Still Life, ha una duplice funzione: da una parte sottrae alle storie il loro normale scorrere, dall’altro frammentariamente restituisce, attraverso l’opera stessa, il tempo più ampio della Storia. E’ quello che capita in Suspended case, opera di 3×9 mt

Shi Liang, Caso in sospeso, 2019

composta da antiche panche sospese alla parete, appositamente concepita per la sala centrale dello spazio espositivo della Accademia delle Arti del Disegno, o nei libri e nelle pergamene che si mostrano come testimonianza di un tempo passato e contemporaneamente come fantasmi che riportano la scrittura nel tempo presente.

Nella serie di ritratti “forati” che chiudono l’esposizione, infine, l’inquietudine si mescola nuovamente al realismo feroce che è vera e propria cifra stilistica di Shi Liang.

Zhong Art International opera dal 2013 con il duplice obiettivo di diffondere in Italia il patrimonio artistico cinese, sia tradizionale che contemporaneo, e favorire al contempo la diffusione della cultura italiana in Cina, in una logica di scambio e reciprocità tra due paesi geograficamente lontani ma vicini nello spirito. A partire dalle sedi operative di Firenze e Beijing si dedica a tutte quelle attività che possono creare un ponte culturale tra Italia e Cina, attraverso progetti e collaborazioni che uniscono realtà simili.

Shi Liang, nato nel 1963 nella città di Jinan, in Cina, vive e lavora a Beijing. Ha studiato pittura all’Accademia Centrale di Belle Arti di Beijing ed è considerato uno dei massimi esponenti della pittura figurativa cinese, anche se negli ultimi anni si è avvicinato anche alla scultura, all’installazione e alla videoarte. Vice direttore generale dell’Accademia di Pechino Arte Contemporanea, Shi Liang ha esposto nei più importanti musei cinesi e, durante la scorsa estate, ha tenuto la sua prima mostra italiana a Matera, nella Chiesa Rupestre di Sant’Antonio Abate, insieme all’artista Ma Lin.

Firenze settembre 2019

Shi Liang. Another Still Life

a cura di Giovanni Iovane

ideazione di Xiuzhong Zhang

Firenze, Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno. Ingresso da via Ricasoli 68; martedì-sabato 10.00-13.00 / 17.00-19.00; domenica 10.00-13.00 – lunedì chiuso

Info : Zhong Art International

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