L’ARCA di Cristiano Quagliozzi e Milena Scardigno, al Museo di Roma in Trastevere dal 12 luglio all’8 settembre 2019

di Silvana LAZZARINO

In mostra il suggestivo e grande disegno su tela

Un viaggio oltre lo sguardo di chi vive giorno dopo giorno il proprio percorso tra sogni e attese, nostalgie e speranze, aggrappato al ricordo ma anche proteso verso un futuro, spinto dal desiderio di cambiare. E’ il viaggio in cui, uno sguardo, una parola possono significare molto. E’ il viaggio immaginario restituito dai due giovani artisti Cristiano Quagliozzi e Milena Scardigno attraverso il disegno su tela realizzato a quattro mani che viene esposto nella mostra al Museo di Roma in Trastevere dal 12 luglio all’8 settembre 2019.

Arca

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale- Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e curata da Giovanna Dalla Chiesa, la mostra “ARCA di Cristiano Quagliozzi e Milena Scardigno” riunisce le storie dei diversi passeggeri che hanno ricevuto la “carta d’imbarco” dagli stessi autori, pronti con entusiasmo e spirito di avventura ad iniziare un “viaggio fantastico”. Si tratta di un viaggio attraverso le molteplici vite dei protagonisti dell’opera cui gli artisti hanno iniziato a lavorare a partire dal 2015.

A ideare  l’intero progetto in quanto autore della struttura dell’Arca è stato Cristiano Quagliozzi abile nel racconto disegnato e nella favola del proprio immaginario come già dimostrato in precedenza nei libri “Quando gli uomini non avevano le ali” (2014) e “Orizzontale/Verticale. Libere visioni e interpretazioni” (2016).

Da sempre affascinata dal disegno, approfondito con studi accademici, Milena Scardigno, disegnatrice e ritrattista si è dedicata a caratterizzare i passeggeri di questa Arca. Milena Scardigno in arte MilaGno si è sempre interessata a progetti riguardanti la fisionomia che le ha permesso di dedicarsi in particolare alla caratterizzazione dei personaggi con fotografie da lei stessa scattate e tradotte in disegno.

I personaggi/passeggeri ritratti in questo grande disegno su tela (cm 200×300) ben 191 sono tutti esistenti e sono stati direttamente incontrati e conosciuti dai due artisti che ne hanno ritratto specifiche movenze e caratteristiche a per restituire un loro specifica caratteristica. Infatti

“Per fissarli in un attimo speciale è stato chiesto loro un gesto che li caratterizzasse. Poi, per arruolarli nell’impresa e trasformarli in passeggeri dell’Arca, è stata consegnata loro una “carta d’imbarco” nominale, timbrata e numerata al costo di dieci euro, con la quale si è finanziato un Progetto che include anche la pubblicazione del libro illustrato.”

Ad arricchire l’esposizione di questo capolavoro è una nutrita raccolta di disegni, documenti e fotografie utilizzati dai due giovani artisti per realizzazione dell’Arca.

“Con questa mostra, il viaggio dell’Arca ha scelto di approdare nel popolare Rione di Trastevere in prossimità del fiume che ne rappresenta da sempre lo spirito e gli umori, oltreché il sentimento indomito e ribelle”–  ha scritto Giovanna Dalla Chiesa che ha proseguito: “Questa tappa è dunque un invito degli autori a viverne l’atmosfera spirituale, e a proseguirne idealmente l’avventura. Lo sguardo visionario degli artefici, racchiudendo a distanza infinite scene e gesti particolari, offre, di fatto. ai visitatori l’occasione di ripercorrere il viaggio unico e l’emozionante esperienza”.

Entro questa Arca popolata da personaggi, ma anche da qualche animale come cavalli e uccelli, il tempo che diventa indefinito, sembra restituire unicità ad ogni viaggiatore colto con la propria espressione ora incuriosita e attonita,  ora entusiasta e intenta ad osservare quanto accade intorno, Ciascun viaggiatore è attore di questa traversata che diventa metafora di vita in cui si può essere soli e interagire con gli altri, aspettare che qualcosa accada e collaborare per procedere verso nuove scoperte e risultati.

Per certi aspetti il ritmo geometrico di linee e forme, il dinamismo con cui è restituito il movimento di scale simili a binari di un treno, ricorda l’alchimia delle architetture delle opere di Maurits Cornelis Escher dive sono restituiti i principi della relatività, della creazione e della relazione tra piani e spazio, Attraverso i suoi universi onirici e paesaggistici, legati ai luoghi interiori, Escher ha dato vita a forme geometriche in continuo divenire elaborando una spazialità nuova entro cui le stesse geometrie creano ritmi armonici ed equilibrati proprio come equilibrato e perfetto è l’universo matematico. Equilibrio che si respira in questo susseguirsi di sguardi, gesti, azioni, dei viaggiatori dell’Arca di Cristiano Quagliozzi e Milena Scardigno.

Cristiano Quagliozzi (Roma 1983), consegue gli studi artistici e si laurea con lode presso la cattedra di pittura dell’Accademia delle Belle Arti di Roma nel 2007 con indirizzo Storia dell’arte contemporanea. A dicembre 2008 la sua prima mostra personale Concetti Astrali lo vede protagonista presso la galleria L’Acquario di Roma, in seguito è presente in numerose mostre collettive, personali e pubblicazioni di rilievo. A marzo 2014 pubblica il libro Quando gli uomini non avevano le ali, edizioni Polìmata, al quale si ispirano le tre edizioni della rassegna artistica Pagine Aperte. Nel 2016 pubblica il secondo libro Orizzontale Verticale, libere visioni e interpretazioni volto a documentare tutta la produzione grafica degli ultimi 5 anni. Visionario, irriverente, a volte grottesco, sviluppa un linguaggio personalissimo e poliedrico, approfondendo sia le discipline plastiche (disegno, pittura, scultura), sia le performance che le installazioni ambientali.

Cristiano Quagliozzi e Milena Scardigno

Milena Scardigno (in arte MilaGno) (Terlizzi -Ba- 1982. La sua passione per l’arte e, in principal modo, per il disegno, si manifesta sin dalla tenera età. Si laurea all’Accademia di Belle Arti di Bari dove apprende le tecniche artistiche più svariate, da quelle pittoriche a quelle scultoree, a quelle grafiche.  Da una produzione che abbracciava la pop art e l’arte concettuale, Milena inizia a dedicarsi sempre con più passione al disegno, dando vita a una serie di RI-TRATTI, in cui decostruisce e prende di mira la perfezione della resa fotografica che, aiutata da programmi come il Photoshop, tende a rappresentare volti perfetti, inviolati e scultorei, prestando il fianco alla vanità e al desiderio di autorappresentazione tipico della nostra attualità. Milena ricerca, invece, il brutto attraverso la smorfia, dando vita a volti talmente deformati da divenire quasi astrazioni. Nel febbraio 2015 vince il concorso “The International Postcards Show” indetto dalla Surface Gallery di Nottingham, UK, con l’opera Terra, Aria, Acqua. Milena lavora anche come illustratrice per libri per adulti e per bambini: fra le sue pubblicazioni “Fosco e Nora – Gino De Dominicis”, Edizioni Natyvi Contemporanea e Matilde Cuore di Pane, Edizioni Erre kappa (2018). Ha lavorato anche per Indiana Productions, nell’ambito del film Sono tornato, regia di Luca Miniero, con le sue caricature. Vive e lavora a Roma dal 2010.

Silvana LAZZARINO    Roma  luglio 2019

L’ARCA di Cristiano Quagliozzi e Milena Scardigno

Museo di Roma in Trastevere. Piazza S. Egidio 1b Roma, orario: da martedì a domenica ore 10.00 – 20.00; la biglietteria chiude alle ore 19.00; dal 12 luglio all’8 settembre 2019. Chiuso lunedì

Informazioni: tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)

www.museodiromaintrastevere.it