“La Vanità dell’Assenza”, la personale di Dario Fiocchi Nicolai alla galleria Kayros Contemporary Art (fino al 31 luglio)

Silvana LAZZARINO

Quell’invisibile presenza nell’ossessione di apparire, vive nei dipinti di Dario Fiocchi Nicolai. La sua personale “La Vanità dell’Assenza” inaugura il 13 giugno a Roma presso la galleria Kayros Contemporary Art e resterà visibile fino al 31 luglio.
Il bisogno di non passare inosservati, di apparire ad ogni costo rappresenta una necessità ineludibile per non restare indietro, per trovare conferme. Questo bisogno ha preso sempre più piede grazie ai social che se da una parte permettono di comunicare in tempo reale superando distante geografiche, dall’altra hanno messo in crisi i rapporti interpersonali fondati sullo scambio diretto di sguardi, parole e stati d’animo che attraverso lo schermo di un pc I phone, o smart phone perdono quell’aura magica propria dello stare nella presenza del momento, di quel momento unico e irripetibile dato proprio dall’incontrarsi di persona.
Il bisogno di apparire, di farsi vedere, con l’incremento dei social sta diventando una vera e propria ossessione per quasi la maggior parte della popolazione occidentale che vive nell’abitudine di pubblicare sui propri canali social anche le azioni e gesti più scontati quasi a voler tenere costantemente desta l’attenzione dei followers su di sé. Insicurezza o paura di essere dimenticati? Possiamo considerare queste le motivazioni alla base del sempre più irrinunciabile bisogno di mostrarsi ad ogni costo.
Dario Fiocchi Nicolai

Entro questa riflessione ci accompagna l’esposizione personale dell’artista contemporaneo Dario Fiocchi Nicolai dal titolo paradossale “La Vanità dell’Assenza ” in cui viene espressa la futilità di una costante e non autentica apparizione, allestita presso gli spazi della galleria Kayros Contemporary Art a Roma in via Giulia nr. 8.

Curata da Matteo Maione la mostra, che inaugura il 13 giugno 2025 alle ore 18.00 sarà visitabile fino al 31 luglio 2025. L’apparire e il mettersi in mostra ad ogni costo, il sentirsi fieri di se stessi appartengono ai protagonisti “rarefatti” dei dipinti in mostra, immagini definite dal curatore Maione quali:
“ figure evanescenti, che sembrano vagare, attraverso impalpabili e sfuggenti corpi, alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i loro smaglianti ed acuminati denti, proprio per placare un’insaziabile e imprescindibile fame, che è però fame di presenza, che diventa appunto esistenza, sopravvivenza in un mondo nel quale si deve a tutti i costi apparire, ritrovarsi per poi riperdersi nuovamente ”.
A partire dalla definizione data da Gustave Flaubert in merito a orgoglio e vanità che riporta:
“L’orgoglio è una bestia feroce che vive nelle caverne e nei deserti; la vanità invece è un pappagallo che salta di ramo in ramo e chiacchiera in piena luce ”
vi è l’invito a riflettere sulla vanità dell’apparire e sull’inconsistenza di tale manifestazione che vive di contraddizione propria. Così ha dichiarato in anteprima alla stampa il curatore Matteo Maione :
“In tempi remoti partecipare ad un vernissage significava essere dei privilegiati, dei veri prescelti, proprio perché solo in quell’occasione l’artista stendeva sul quadro la vernice finale trasparente, l’atramentum, affinché i dipinti mostrassero una maggiore lucentezza, prima dell’apertura ufficiale della mostra al pubblico”
ed ha aggiunto
“In tempi più recenti partecipare ad un vernissage significa non essere più scelti ma semplicemente scegliere, attraverso il web, un qualsiasi evento artistico, che riporti appunto la parola vernissage” .
Dario Fiocchi Nicolai attraverso la pittura indaga il pensiero tra essere e apparire in cui è calata la società: le sue tele diventano specchi in cui la stessa società può riconoscere le proprie dinamiche, spesso dettate da un’ansia di visibilità che rischia di offuscare l’autenticità, e dove l’Artista indaga per primo se stesso.
Abbeverarsi alla fonte della pittura
E’ davvero lui

Sospesa tra mondo visibile ed allo stesso tempo impalpabile, la mostra di Dario Fiocchi Nicolai, nel toccare l’aspetto più profondo legato alle emozioni, riesce a coinvolgere il visitatore al punto da permettergli di sentirsi nello stesso momento, parte di un palcoscenico di attori e spettatori. Spesso figure ed oggetti entro questa narrazione sembrano emergere da un ricordo, da un sogno come a suggerire una sorta di luogo ideale dove ritrovare nuove identità che aprono al mistero, all’enigmatico, da cui lasciarsi sorprendere. Ciascuna di queste figure entro un’atmosfera teatrale che avvicina e separa, alla fine è sola nella futilità di una costante e non autentica apparizione. A sugellare quell’atmosfera dove pensieri ed emozioni entrano in conflitto, e dove figure dai contorni sfocati trasmettono instabilità ed incertezza, sono i volti severi e cupi delle stesse figure dallo sguardo altero, talora impenetrabile che staccano su colori spesso in contrasto come accade tra i neri aggressivi e i rossi incandescenti.

“Personaggi in cerca di un pittore”  ama definirli Maione. Ed ecco, lo stesso pittore Fiocchi Nicolai, riflesso ed immerso nelle sue quindici tele esposte, sicuramente destinate a gusti raffinati.
L’esposizione è ad ingresso libero.
Silvana LAZZARINO  Roma 14 Giugno 2025
La Vanità dell’Assenza
personale di Dario Fiocchi Nicolai
a cura di Matteo Maione
Kayros Contemporary Art – via Giulia nr. 8 – Roma
Vernissage: 13 giugno ore 18,00 dal 13 giugno al 31 luglio 2025
Ingresso: Libero
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare la galleria alla mail kayroscontemporaryart@gmail.com