La pittura che si apre sulle architetture delle città: in mostra a Milano le opere di Mario Reggio (fino al 10 dicembre)

di Eleonora PERSICHETTI

Le visioni urbane di Mauro Reggio in mostra a Milano

Fino al 10 dicembre 2018

“Una città non si misura dalla sua lunghezza e dalla sua larghezza, ma dall’ampiezza della sua visione e dall’altezza dei suoi sogni” Herb Caen

La Salamon Fine Art ospita la mostra del pittore romano Mauro Reggio. Ci sono ventun olii su tela e sedici acquerelli, nella sede in Via San Damiano, 2 (Milano). La pittura di Mauro Reggio mostra profonde e sapienti radici tecniche e nel contempo una nuova visione dell’architettura urbana. Luoghi apparentemente inabitati, pronti ad accogliere l’insediamento umano. Il suo sguardo si concentra sugli edifici, quasi a volere sottolineare la loro indispensabilità.

Sono ormai migliaia di anni che l’uomo edifica luoghi non solo per trovare riparo, ma anche per conservare oggetti e manufatti di ogni genere, e sebbene le costruzioni coprano solo il 2% della superfice terrestre trasformano e si adattano alle diverse culture, etnie e bisogni.

Secondo alcuni antropologi contemporanei l’intervallo di tempo intercorso fra la vita all’aperto dell’uomo preistorico e cacciatore e quello attuale -derivante da coloro che decisero per una vita stanziale e contadina- non rappresenta un tempo sufficiente perché si sia sviluppato un istinto di cooperazione di massa. Da qui, l’esigenza dell’uomo di separare e difendere terreni, spazi e averi nella gran parte dei casi attraverso l’edificazione di dimore domestiche, collettive e istituzionali, e ancora per aggregare persone dello stesso credo religioso, per abbellire le proprie città e perfino per mostrare la propria forza economica, militare ma anche estetica.

Migliaia di anni in cui le stratificazioni dei muri eretti costituiscono un paesaggio a sé, rispetto a quello naturale, il cui impatto, come sappiamo, influenza le nostre abitudine quotidiane e sconvolge gli assetti atmosferici terrestri. Su molti di questi muri Mauro Reggio ha posato il suo sguardo di pittore.

Mauro Reggio Gazometro 2011 cm 150×150

Romano di nascita, ha avuto il privilegio di contare su un campione di modelli architettonici pressoché infinito, tutti esempi di straordinario fascino, storico ed estetico. Dotato di quella che ci piace definire intelligenza artistica, Mauro Reggio non ha mai rappresentato delle cartoline delle città su cui pone il suo interesse ma ha osservato pazientemente linee, prospettive e colori e ha elaborato sin dai primi dipinti un linguaggio del tutto personale e riconoscibile dove trovano equilibrio fedeltà architettonica e interpretazione artistica.

Forte di una grande capacità tecnica e pittorica, ha un particolare talento nell’uso dei colori, nelle scelte, ma soprattutto negli azzardi, coloristici con cui ammanta i suoi soggetti di atmosfere uniche e inedite che trasformano la realtà, senza mai travisarla, in luoghi metafisici. Metafisica è infatti la sua capacità, crediamo istintiva, di occuparsi degli aspetti più autentici e fondamentali delle costruzioni, offrendoli al suo osservatore attraverso una visione universale. Come in altri processi metafisici, cerca di superare gli elementi instabili, mutevoli e accidentali delle costruzioni in esame e concentra la sua attenzione su ciò che considera eterno, stabile, necessario e assoluto. Un approccio che riguarda tutto ciò che rappresenta, siano essi edifici dell’antica Roma, palazzi barocchi o tangenziali moderne.

Attraverso una paziente e metodica volontà, archivia e offre un’enciclopedica rappresentazione del grandioso operato di architetti e maestranze di ogni epoca che si sono impegnati a progettare, elaborare e realizzare gli edifici che ci circondano e costituiscono le più belle città italiane.

Eleonora PERSICHETTI   Milano   novembre  2018