La minaccia dei cambiamenti climatici e i diritti umani nella mostra di Sheila McKinnon alla Sala del Cenacolo (Camera dei Deputati) fino al 23 febbraio

di Rosa SCOPECE

Waiting for the light …

Il 14 Febbraio la Camera dei Deputati ha aperto i battenti della Sala del Cenacolo per ospitare Invisible Light, la mostra fotografica della rinomata artista e giornalista Sheila McKinnon, che si concluderà il 23 Febbraio.

Canadese di nascita ma ormai italiana d’adozione, è tornata dopo quattro anni nella Capitale con una mostra che come le precedenti manifesta a pieno il suo impegno nel sociale. McKinnon collabora, infatti, da più di vent’anni con organizzazioni umanitarie ed agenzie come FAO, UNICEF, UNFPA, IDLO e molte altre.

Invisible Light è costituita da una selezione di 17 immagini di grande formato dai colori esplosivi e trasposti che attirano l’attenzione  dello spettatore aldilà della mera realtà visibile agli occhi, portandolo a soffermarsi su qualcosa di più profondo.

Racconta non solo i diritti umani, come già è avvenuto con “Born Invisible” nel 2014, ma anche la nostra esistenza legata alla drammatica ed allarmante situazione dei cambiamenti climatici.

Gli effetti di essi sulle popolazioni sono devastanti: la sicurezza nazionale ed economica sono destabilizzate e si incrementano povertà, malattie e violenze, restringendo ulteriormente i diritti umani.

Le cause e le possibili soluzioni a tali problematiche vengono spiegate, durante la mostra, in due video particolarmente incisivi, in cui si succedono immagini del nostro pianeta e dell’impetuosità atmosferica.

In futuro , se i governi del mondo non interverranno con molta più forza, tutti subiremo delle conseguenze devastanti” – dice Sheila “I parlamentari devono dar seguito alla legislazione su questo tema. C’è bisogno di attivismo politico e personale se vogliamo invertire gli effetti del cambiamento climatico”.

Queste sono le parole di Sheila McKinnon quando le abbiamo rivolto domanda. Parole di una donna che prima della sua arte pone la salvaguardia dell’ambiente e del nostro futuro.

Questa mostra invita a riflettere ed al contempo lancia una grande sfida: <<Vogliamo accettarla?>> Spero che la risposta sia scontata per tutti.

Rosa SCOPECE      Roma  febbraio 2018