La Collezione Casamonti; artisti e movimenti degli ultimi 50 anni; a Palazzo Salimbeni (dal 26 maggio)

redazione

 

L’arte contemporanea degli ultimi 50 anni nella Collezione Casamonti

Firenze, Palazzo Bartolini Salimbeni. Piazza Santa Trinita. Dal 26 maggio 2019

A cura di Bruno Corà, direttore Sonia Zampini

Apertura al pubblico: dal 26 maggio

Aperta al pubblico il 25 marzo dello scorso anno, la Collezione Casamonti allestita al Piano Nobile di Palazzo Bartolini Salimbeni, storico edificio capolavoro architettonico rinascimentale opera di Baccio d’Agnolo, si rinnova totalmente.

E’ il rinnovo programmato ed annunciato da Roberto Casamonti già al momento dell’apertura al pubblico. Con l’obiettivo di presentare e mettere a disposizione dei visitatori il fior fiore dell’ampia Collezione personale, raccolta dal noto gallerista fiorentino in 40 anni di appassionate ricerche.

Nel primo anno di apertura ad essere esposti in palazzo Salimbeni sono stati i capolavori della prima metà del Novecento, accolti con notevolissimo interesse da pubblico e critica. Ad essere rivelata è ora l’arte della seconda parte del secolo e le proposte si confermano all’altezza delle maggiori istituzioni museali attive in questo ambito.

L’elenco degli artisti qui presenti è da manuale. Volendo individuarli per movimenti, si inizia con l’Arte Povera da Penone, Ceroli, Zorio, Merz, Pistoletto, Kounellis, Gilardi, Boetti, Calzolari fino ad arrivare a Pascali. Mentre Biasi, Colombo e Bury, testimoniano l’Arte Cinetica o Programmata. Agnetti e Paolini, l’Arte Concettuale.

Per il Nouveau Réalisme la scelta è caduta su Cesar, Arman, Spoerri, Klein, Hains, Christo, mentre Nam June Paik e Chiari testimoniano il movimento Fluxus. Poi la cosiddetta Scuola di Piazza del Popolo con Schifano, Angeli, Festa, Tacchi, Mambor e Lombardo; la Land Art con Long e Christo; il New Dada con Rauschenberg e Dine.

Gilbert&George, Ontani, Marina Abramovič, Vanessa Beecroft interpretano la Body Art, opere affiancate dal video di Bill Viola; mentre in riferimento alla Pop e Graffiti Art sono presenti Andy Warhol, Keith Haring e Basquiat.

Il movimento della Transavanguardia è documentato da Paladino, Clemente, De Maria e Chia.

Con loro la Collezione propone una sequenza non meno spettacolare di altri interpreti: da Melotti, Pomodoro, De Dominicis, Parmiggiani, Adami, Marca-relli, Uncini, Cattelan, Isgrò. Tra i grandi dell’arte internazionale ricordiamo opere di: Mirò, Tàpies, Uecker, Kiefer, Kapoor, Cragg.

Il livello che connota la Collezione è sempre e comunque personale. Roberto Casamonti nel proporre questa sua seconda finestra sull’arte, così come è stato per la prima parte, non si è posto un obiettivo museale, di precisa e completa documentazione storico-artistica, obiettivo per altro impossibile. Ha scelto, selezionato, individuato, artisti e opere di suo personale interesse.

L’auspicio di Roberto Casamonti è che il successo ottenuto con la prima parte della Collezione – incentrata sulla linea evolutiva del Novecento che dal figurativo arriva al linguaggio astratto – possa continuare anche per questa seconda sezione, in cui si analizzano i profondi cambiamenti dell’arte contemporanea e i suoi esiti di stampo concettuale.

Dagli anni ’60 agli inizi del XXI secolo

Informazioni e prenotazioni: http://www.collezionerobertocasamonti.com

tel. 055.602030 prenotazioni@collezionerobertocasamonti.com

Orari di apertura pubblico: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica dalle ore 11.30 alle ore 19.00. info@collezionerobertocasamonti.com

Firenze maggio 2019

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