Gli artisti e il mondo animale, in mostra a Roma un “Amore incondizionato”. (Borgo Pio Art Gallery, 11 – 18 febbraio)

redazione

La Borgo Pio Art Gallery, inaugurata da pochi mesi nel centro di Roma, ospita una nuova collettiva “L’Amore incondizionato” dedicata interamente alla natura ed in particolare al mondo animale, dall’11 al 18 febbraio 2023 in via degli Ombrellari 1.

https://www.borgopioartgallery.com – Orari galleria: dal martedì al sabato 11,00-19,30; lunedì 16,00-19,30; domenica 11,00-14,00 – Tel 388 – 1061500.

Anteprima giovedì 9 febbraio alle ore 19,00, lettura di Poesie d’amore di tutti i tempi da parte del poeta e scrittore Silvio Raffo: “Amore dolce. Amore amaro”

Inaugurazione della mostra sabato 11 febbraio 2023 ore 17:30. In occasione del Vernissage, la scrittrice Tiziana Colusso presenterà il libro “Animal/Core” della giornalista Carla Guidi.

1 locandina
Gli animali ci aiutano a ristabilire quell’immediato contatto con la sapiente realtà della natura che è andato perduto per l’uomo civilizzato.

(Konrad Lorenz)

Ci sono infinite forme d’amore, l’amore è vita, la vita è strettamente legata al mondo che ci alimenta, quindi alla Natura. Acqua, aria, terra, piante, animali, tutto è fonte d’amore e di bellezza, ce ne accorgiamo soprattutto quando questi rapporti vengono disturbati da guerre, inquinamento ed ottusi egoismi. La Natura va preservata ed amata incondizionatamente, così come tutte quelle creature che con noi abitano la terra …

Questo dicono gli ideatori ed organizzatori della mostra, Paolo Pardi, Manuela Citti, Tiziana d’Eufemia, Giovanna Canu che poi sono anche i quattro amici con la comune passione per l’arte che gestiscono le attività culturali di questo centro, in uno dei più bei Borghi storici di Roma, Borgo Pio – in via degli Ombrellari 1/2/3 a pochi passi dalla città del Vaticano.

La Galleria ha eletto come logo rappresentativo ed immagine beneaugurante la Fenice, uccello leggendario divenuto simbolo di resilienza, di resistenza o se si vuole di rinascenza, come narra la tradizione ed il mito. Certo questo simbolo esige almeno una citazione – mentre nella Roma antica la fenice rappresentava la persistenza e la potenza dell’Impero come l’eterno ritorno dell’autorità, presso i cristiani la fenice diventò simbolo dell’immortalità e della resurrezione, del trionfo di Cristo e la rinascita ad una nuova vita. Tutto questo certamente ha un valore simbolico oggi, dopo il triste periodo dell’acutizzarsi della pandemia a livello globale.

Gli animali in genere, dopo essere stati sospetti colpevoli involontari del Covid 19 (zoonosi) sono e sono stati i soggetti d’ispirazione di molti artisti … animali ormai sempre più numerosi nelle nostre case, cioè sia all’interno di esse come compagni dall’amore incondizionato (Hether Wolf) oppure che arrivano dalle campagne e da quel che rimane della natura che circonda le nostre città. Quelli sono i selvatici che ormai da molto tempo hanno conquistato spazi sui nostri terrazzi, come i gabbiani e le cornacchie, ma anche gli aironi dove c’è dell’acqua. Sono in cerca di cibo e di calore, come gli uccelli stanziali nei nostri giardini, poiché le costruzioni in cemento lo accumulano e lo rilasciano, creando poi una vera e propria bolla surriscaldata. Come sappiamo anche volpi e cinghiali gradiscono cibarsi dai nostri cumuli di rifiuti, passando attraverso i corridoi verdi dei parchi e dei fiumi, creando anche emergenze sanitarie non indifferenti e sofferenza per tutti. Ma non dimentichiamo che è stata proprio l’invadenza degli umani a modificare le condizioni climatiche e l’ambiente che prima bastava ai loro bisogni.

“Se c’è un’Anima del Mondo e noi ne facciamo parte, allora ciò che accade nell’anima esterna accade anche a noi. L’estinzione degli animali, come quella delle piante, è una sofferenza insita nel mondo. Noi siamo parte dell’anima mundi e intimamente soffriamo della sofferenza che vi si sta producendo”. (James Hillman) dall’intervista di Silvia Ronchey su RaiDue, 11/10/1997)

Gli artisti che partecipano a questa collettiva sono Valentina Baltolu, Valentina Boer, Manuela Citti, Federica Merlo, Franca Petricca, Giovanni Potenza, Cristoforo Russo, Mauro Russo, Cinzia Ruzzetti, Tiziana Santini, Placido Scandurra, Roberta Sonzogni, Natale Stefani.

Gli artisti che hanno aderito a questa iniziativa sono diversi per provenienza, età e formazione, ma tutti sono accumunati da un amore per la Natura e gli animali e questo si può apprezzare dalla cura con la quale affrontano la creazione delle loro opere e dall’entusiasmo con il quale descrivono se stessi quando lavorano. Chiunque frequenti gli artisti sa che non amano parlare tanto di se stessi quanto delle loro creazioni e delle tecniche che prediligono. Sembra quasi un miracolo che, nell’epoca della riproduzione tecnica quasi infinita e quasi perfetta delle immagini (senza invocare la lezione di Walter Benjamin) questi artisti desiderino, con risultati di grande effetto, dipingere fino ad avvicinarsi ad una riproduzione mentale, ideale del soggetto, come del resto succedeva in Grecia nel periodo classico.

2 Opera di Valentina Baltolu – Acrilico e foglia d’oro su tela cm. 60×60 – Titolo Liberi d’amare

Nell’era delle plastiche si era perso il piacere di usare i pennelli, la pittura ad olio, gli splendenti pastelli ma sembra che tutto ciò non possa essere abbandonato oggi perché è uno meraviglioso esercizio di quella manualità che coinvolge creativamente l’emisfero destro del nostro cervello collegandolo a tutto il resto del nostro corpo pensante, realizzando infine quell’armonia e quella serenità della quale abbiamo molto bisogno.

Valentina Baltolu nasce il 17 agosto 1989 in una città di mare, Olbia, crocevia di culture autoctone e influenze di mondi lontani. Le sue umili radici, fatte di sacrifici, scuola e lavoro, non le impediscono di sviluppare una personalità raggiante e allo stesso tempo grintosa.

3 Opera di Valentina Boer – Soft pastels and pastel pencils, 25x35cm. – Titolo Eyes

Ma è nella pittura che, sin da piccola, trova le sue vere e profondissime emozioni, a volte melanconiche, a volte piene di incontrastata gioia luminosa, scoprendovi ricchezza d’espressione. Sono “pennellate di vita”, a tratti decisi e sicuri che catturano la luce in una dimensione intensa di fierezza ed armonia.

Valentina Boer è nata e cresciuta a Jesolo, piccolo paesino marittimo del litorale veneziano. Ritrattista autodidatta, ha sempre disegnato fin da piccola con grafite, acrilico e olio su tela, poi nel 2021 ha scoperto il pastello secco e da allora non l’ha mai più abbandonato. Lavora esclusivamente su commissione e si occupa specialmente di Hyperrealistic, petportrait e wildlifeportrait.

4 Opera di Manuela Citti – Olio su tela, 50×40 cm. – Titolo Ruggito

Manuela Citti romana, anno 1969, ha partecipato negli anni a numerose mostre collettive all’interno di prestigiose gallerie romane, ha conseguito vari attestati e riconoscimenti. La pittura è per lei valvola di sfogo, luogo dove può esprimere le sue emozioni, i suoi sogni e la sua fede. E’ ritrattista, paesaggista e numerose sono le sue opere ispirate all’iconografia sacra, alcuni suoi dipinti sono conservati in chiese romane come “La madonna che scioglie i nodi” presso la Basilica di Nostra signora di Guadalupe a Roma. Le sue abilità tecniche sono dominate da una continua ricerca della perfezione attraverso lo studio attento del colore, della sapienza espressiva nell’uso del chiaroscuro e nella ricercatezza del linguaggio creativo.

5 Opera di Federica Merlo. Tecnica mista acrilico e olio su tela 48×38,5 cm. – Titolo Sguardo Fiero

Federica Merlo, nata a Mestre-Venezia il 18/01/1979. Vive fra Venezia e i Colli Euganei, dove lavora attualmente in un asilo e in alcune scuole come Oss. Ha conseguito il diploma al Liceo Artistico Statale di Venezia nel 1996 e dal 1997 al 2000 ha frequentato l’istituto europeo di design di Milano, specializzandomi in “Illustrazione”. In seguito ha frequentato il corso della regione “Tecnico ed esperto del fumetto artistico e d’autore”. Ha sempre amato la pittura naturalistica e iperrealista, un amore che mi le è stato tramandato da suo padre fin da quando era piccola. A volte le piace anche tornare alla sua vecchia passione dell’illustrazione per l’infanzia, così da poter spaziare con l’immaginazione e tornare un po’ bambina.

6 Placido Scandurra, Cane,cinghiale e istrice, 2002 acquaforte-acquatinta, 12×20,5 cm

Placido Scandurra è nato a Santa Maria di Licodia (CT) nel 1947 vive ed opera a San Polo dei Cavalieri in provincia di Roma. Stimato restauratore e noto pittore, ma anche incisore ed insegnante eclettico, vanta una lunga carriera artistica in Italia ed all’estero. Sul sito www.placidoscandurra.it si possono vedere molte sue opere e leggere le recensioni, articoli e commenti di critici d’arte e personaggi della cultura. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private. Alcune sue incisioni e grafiche giovanili sono pubblicate nel libro presentato in questa occasione Animal/Core di Carla Guidi che recentemente ha pubblicato una sua biografia – Lo sguardo della Sibilla. Dal Daimon all’Anima Mundi: la poetica di Placido Scandurra (Robin editore 2022) – http://www.robinedizioni.it/nuovo/lo-sguardo-della-sibilla

7 Opera di Roberta Sonzogni.Tecnica pastelli caran d’ache, Carbothello e pitt pastelle su pastelmatt – 35×50 cm. Titolo Ray

Roberta Sonzogni ha 47 anni e vive a San Pellegrino Terme, in provincia di Bergamo. Ha scoperto la tecnica del pastello solo da un paio d’anni, usandola con maestria la utilizza soprattutto nei ritratti dei suoi amati animali. Nel 2022 è stata allestita una sua mostra personale presso Casa Ceresa a San Giovanni Bianco, in provincia di Bergamo.

Oggi gli animali fanno ormai parte di tutte le famiglie, anche di una sola persona e viene il sospetto che tale situazione abbia a che vedere con una forma di difesa da un mondo sempre più aggressivo e meno empatico. Guardando da vicino i numeri apprendiamo che – secondo i dati del Rapporto Italia del 2016 redatto dall’Eurispes- quasi la metà degli italiani possedere un Pet (43,3%) ed è in grande fermento la cosiddetta Pet Therapy. Ma il fenomeno possiede anche una faccia oscura, non sempre così evidente e, solo per citarne un aspetto in questa breve introduzione possiamo aggiungere questo: il CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora) denuncia che, dopo la droga, il secondo mercato clandestino al mondo, per fatturato e numero di persone coinvolte, è il commercio illegale di fauna e flora, con un giro di denaro dell’ordine di miliardi di dollari, seguito solo da quello delle armi.

8 Copertina libro Animal Core

Di questi ed altri argomenti sulla tematica degli animali, parla il libro di Carla Guidi, non solo poesie quindi su Animal/Core. Narrazioni poetiche tra Natura e Cultura – con la prefazione di Marco Testi ed un documento inedito della Senatrice Lidia Brisca Menapace. Il libro contiene alcune foto di Valter Sambucini ed alcune immagini di Placido Scandurra, tra le quali due grafiche esposte in questa collettiva per gentile concessione dell’autore. La copertina è una foto di Valter Sambucini dalla serie di “Gabbiani a piazza Venezia”.

 

 

Questo è il mio terzo libro poetico dedicato agli animali, anche se il mio principale riferimento, in questi libri è sempre stata l’umanità ed i suoi comportamenti “bestiali”, spesso verso i propri simili, ma sistematicamente nei confronti di queste creature che con noi popolano la Terra. Non dobbiamo mai dimenticare del resto, quell’imprescindibile simbolismo attraverso il quale (comprendendo in tal senso anche insetti ed altre creature più o meno visibili che fanno parte della Natura nella quale siamo immersi) loro hanno sempre rappresentato per noi, cioè le infinite coniugazioni sia del bene supremo sia dell’estremo male, a causa della posizione nella quale li abbiamo sempre messi, cioè in una “sostanziale diversità”. (…) Questo terzo libro infine è nato da una folgorazione, dalla riscoperta di un libro Gli animali del sogno di James Hillman che mi è ricapitato tra le mani dopo molti anni, facendomi pensare di nuovo agli animali come stati simbolici che agiscono nel sonno per farci ritrovare l’equilibrio perduto tra mente e corpo, tra salute e malattia; soprattutto come parte attiva di quell’Anima mundi che James Hillman considera il contenitore sensibile di tutte le creature senzienti che hanno tra loro un rapporto dinamico. Da questo libro ho tratto anche la suggestione poetica riguardo alcuni animali, sognati da suoi pazienti, l’orso bianco, l’aquila, la scrofa, la giraffa …

http://www.robinedizioni.it/nuovo/animal-core

Per concludere una bella citazione da M. Kundera ne L’insostenibile leggerezza dell’essere (tr. it. Adelphi, Milano 1987 – pag 293-294):

La vera bontà dell’uomo si può manifestare in tutta purezza e libertà solo nei confronti di chi non rappresenta alcuna forza. Il vero esame morale dell’umanità, l’esame fondamentale (posto così in profondità da sfuggire il nostro sguardo) è il rapporto con coloro che sono alla sua mercé: gli animali. E qui sta il fondamentale fallimento dell’uomo, tanto fondamentale che da esso derivano tutti gli altri .

Roma 5 Febbraio 2023