“Gauguin e il diario di Noa Noa”, a Barolo (Cn) Il mondo della Polinesia in 21 xilografie (fino al 3 novembre )

di Eleonora PERSICHETTI

Gauguin a Barolo fino al 3 novembre. Il mondo selvaggio e primitivo della Polinesia  in 21 xilografie

C’è tempo fino al 3 novembre per visitare la bellissima mostra di “Gauguin e il diario di Noa Noa”, a cura di Vincenzo Sanfo, a Barolo, la città del celebre vino.

È ospitata nell’Aula Picta della città piemontese e rientra in un progetto espositivo interamente dedicato all’artista francese, noto per aver trascorso parte della sua vita (anche artistica) oltre i confini del paese d’origine, tra Panama, Martinica e, soprattutto, in Polinesia Francese. A Tahiti, arrivò per la prima volta nel 1891: un soggiorno destinato a protrarsi per tre anni, cui ne sarebbero seguiti altri ancora, che si rivelò particolarmente fecondo per la sua produzione.

La mostra è incentrata sulle 21 xilografie pensate e realizzate da Gauguin appositamente per illustrare questo suo primo diario polinesiano e stampate dal suo amico Daniel de Monfreid. Cosa emerge da queste opere? Il mondo selvaggio, primitivo e sciamanico che colpì e ispirò profondamente l’arte di Gauguin. Ci sono anche due straordinarie opere scultoree, una terracotta chiamata “ Hina et Tifatou” o “Vase aux Quatre Dieux” di cui un esemplare è custodito al Musée d’Orsay e che, recentemente, è stata esposta al MoMA di New York.  A Barolo, sarà affiancata da un bronzo “Tii à la coquille” o “Idole à la coquille” tratta dal legno scolpito, nel 1896  e attualmente custodito, anch’esso, al Musée D’Orsay di Parigi.

Tra le opere in mostra, spicca anche uno straordinario disegno: “Studio di braccia”, salvato dal rogo dei suoi averi, ordinato dalle autorità alla sua morte. Il disegno double face, “Studio di braccia e mani” e qui esposto con il suo monotipo completano questa superba mostra che annovera anche una ventina di litografie stampate nel 1914 per illustrare “Avant et Après” il libro confessione, scritto da Gauguin e terminato nel 1903, pochi giorni prima della sua morte.

Eleonora PERSICHETTI    Roma giugno 2019