di Eleonora PERSICHETTI
CARLO MAGNO VA ALLA GUERRA
Cavalieri e amor cortese nei castelli tra Italia e Francia. Una mostra a Torino
Palazzo Madama – Corte Medievale – Piazza Castello – Torino Fino al 16 luglio 2018
La mostra Carlo Magno va alla guerra, allestita nella Corte Medievale di Palazzo Madama dal fino al 16 luglio 2018, presenta per la prima volta in Italia il rarissimo ciclo di pitture medievali del Castello di Cruet (Val d’Isère, Francia), una testimonianza unica della pittura del Trecento in Savoia. Dopo una prima tappa a Ginevra nel 2017, l’esposizione giunge a Torino con importanti novità grazie alla collaborazione tra il Museo Civico d’Arte Antica di Torino e il Musée Savoisien di Chambery. Il tutto nell’ambito delle iniziative della Rete internazionale di musei appartenenti ai territori originariamente parte del ducato di Savoia.
A Torino la mostra si concentra sull’arredo e sulla vita di corte nei castelli di Piemonte e Valle d’Aosta nel 1300, con opere provenienti da Torino stessa, Moncalieri, Montaldo di Mondovì (Cuneo), San Vittoria d’Alba (Cuneo) e Quart (Aosta).
Il percorso espositivo si articola in dieci sezioni tematiche: Le pitture murali di Cruet, che raccontano la storia dell’edificio e la delicata operazione di stacco degli affreschi; I committenti attivi all’epoca, come Amedeo V conte di Savoia e Filippo principe d’Acaia, attraverso l’esposizione di preziosi documenti duecenteschi; La guerra, i tornei e la caccia, con spade, speroni, punte di freccia e di lancia, ad evocare le armature dei cavalieri medievali, mentre un rarissimo corno in avorio (olifante) richiama le battute di caccia al cervo e al cinghiale, passatempo preferito dell’aristocrazia; Interni gotici, con testimonianze di mobilio medievale; Poemi e romanzi cavallereschi, con codici e pagine miniate; Le spese di corte illustrate da un rotolo pergamenaceo con la contabilità dei conti di Savoia, affiancato ad alcune monete d’argento emesse durante il regno di Amedeo V e Aimone di Savoia; Gli oggetti preziosi e i giochi, con cofanetti in cuoio e legno dipinto, pettini e specchi figurati in avorio e alcuni giochi da tavola per adulti (gli scacchi, il tris) e bambini (le bambole in terracotta); La tavola del principe, con oggetti in uso nella mensa dei castelli; La devozione privata con sculture sacre provenienti dalle cappelle dei castelli della Valle d’Aosta; I santi cavalieri, con sculture lignee e avori raffiguranti i santi venerati nel Medioevo, come san Vittore e sant’Eustachio.
Le pitture murali provengono dal Castello di Cruet, proprietà dei signori de la Rive, vassalli di Amedeo V di Savoia (1285-1323): sono lunghe oltre 40 metri e sono state staccate dalle pareti della dimora savoiarda nel 1985 per ragioni conservative e, dopo un restauro concluso nel 1988, sono da allora esposte presso il Musée Savoisien di Chambery.
Il ciclo rappresenta episodi tratti da una celebre chanson de geste, il Girart de Vienne di Bertrand de Bar-sur-Aube, composta nel 1180 e dedicata alle vicende di un cavaliere della corte di Carlo Magno. Ci sono quindi scene di caccia nella foresta, battaglie, duelli, l’assedio a un castello, l’investitura feudale, la raffigurazione di un banchetto e altri episodi narrativi specifici di questo poema cavalleresco. Presentate in sequenza in Corte Medievale, le pitture ricostruiscono idealmente la decorazione della sala aulica del Castello di Cruet.
Accanto a queste straordinarie pitture, la mostra presenta una cinquantina di opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama e da altre istituzioni, con pezzi mai esposti prima al pubblico. Ed arricchiscono il percorso, ci lasciano immaginare la vita nei castelli medievali della contea di Savoia tra 1200 e 1300. Si tratta di sculture, mobili, armi, avori, oreficerie, codici miniati, ceramiche, vasellame da tavola, cofanetti preziosi, monete e sigilli che documentano i tanti aspetti dell’arte di corte e della cultura materiale dell’epoca.
L’esposizione rafforza quella sinergia tra e i musei francesi ed è frutto dell’importante collaborazione con il Musée Savoisien di Chambéry, col quale Palazzo Madama lavora stabilmente dal 2001. Un progetto volto a rafforzare le relazioni istituzionali in una Europa unita dalla cultura, della quale Carlo Magno è stato un precursore.
Un’occasione unica per respirare l’aria, i profumi e i colori del Medioevo cavalleresco tra Italia e Francia oltre che un’opportunità per ammirare Palazzo Madama, uno dei più antichi e affascinanti palazzi della città.
Eleonora PERSICHETTI Torino marzo 2018