Dal 5 al 19 marzo la mostra in miniatura di Eugenia Serafini nella “Casa di bambole. The House of Voices” ( Hertford- Londra)

di Silvana LAZZARINO

Eugenia Serafini espone nella Casa delle Bambole- Doll’s House Exhibition: uno spazio reale e virtuale dedicato all’arte e alle storie di artisti internazionali, ideato e progettato da Giovanna Iorio.
La mostra in miniatura di Eugenia Serafini ospitata presso House of Voices/la Casa delle Voci è in corso dal 5 al 19 marzo 2022 anche in modalità virtuale Vicino Londra, a poco più di 30 chilometri si trova Hertford; città di campagna scelta dalla scrittrice Jane Austen per ambientare la storia di Orgoglio e pregiudizio. In questo luogo tra alberi, fiori, piante sorge la Casa delle Bambole tutta in legno, realizzata proprio a misura di bambola in cui respirare la magia della creatività per dare spazio ai sogni, ai desideri a partire da storie di artisti e poeti di ogni parte del mondo.

Ideata e curata da Giovanna Iorio, artista e insegnante che vive e lavora nel Regno Unito, l’originale progetto della Casa delle Bambole è stato pensato per accogliere mostre in miniatura dove sono esposte opere di artisti internazionali tra dipinti, fotografie e poesie (sotto forma di immagini) legate ai ricordi che durano nel tempo, oltre a diversi oggetti che entro questo luogo trovano una collocazione speciale. Speciale e unica per l’atmosfera fiabesca che si respira, dove viene data voce alla fantasia e al sogno anche attraverso dettagli di oggetti pensati per ogni esposizione custode di storie e vissuti di ciascun artista e autore. Le mostre in miniatura sono parallelamente presenti anche sul web, così da poter essere viste e seguite, attraverso i diversi canali dedicati e i social, da un numero sempre maggiore di visitatori da ogni parte del mondo.

Iniziato lo scorso gennaio 2022, il progetto La Casa delle Bambole- The House of Voices di Giovanna Iorio, porta all’attenzione del pubblico di appassionati d’arte e non solo, oltre a dipinti, sculture, fotografie, anche l’opera poetica e i pensieri degli stessi artisti/autori accompagnati da un sottofondo musicale che ne esalta il contenuto. Attraverso il proprio linguaggio, sia esso riferito alla pittura e alla fotografia, sia alla performance, compresi i versi poetici e i ricordi scritti, ciascun artista/autore può raccontare di sé dando spazio a quelli che sono stati i suoi sogni, i ricordi legati all’infanzia, alla famiglia, gli affetti, e poi gli incontri, le speranze e le ambizioni, comprese le mete raggiunte e i riconoscimenti ottenuti.

In questo luogo reale e virtuale l’arte diventa veicolo per restituire i momenti più intensi vissuti dai protagonisti con le loro esposizioni dove si possono vedere, ascoltare e ripercorrere le loro emozioni tra passato e presente e dove i ricordi acquistano nuova vita grazie a immagini, versi e frasi a segnare un tempo ritrovato e mai dimenticato. Voci recitanti, immagini riferite a dipinti o a scatti fotografici adornano le stanze di questa Casa mettendo in mostra la storia unica e irripetibile di ciascun artista/autore in un nuovo processo di ascolto di sé e di quanto intorno, lasciando sempre una porta aperta alla capacità di sognare che eleva il pensiero alla bellezza presente in ogni angolo della natura.

Dopo l’’esposizione di Alessandro Fo e di Matilde Tortora, il prossimo 5 marzo 2022 è la volta di Eugenia Serafini artista molto apprezzata dalla critica e dal pubblico per la  sua capacità di restituire le emozioni della vita volgendo lo sguardo all’autenticità del sentire per essere in armonia con l’universo. “Eugenia Serafini: mostra in miniatura nella Casa di bambole. The House of Voices” che si svolge ad Hertford- Londra (UK) realmente, ma anche virtualmente (sul sito e sui canali dedicati) per due settimane fino al 19 marzo 2022, invita a cogliere non solo l’entusiasmo della spensieratezza e dello stupore con cui accostarsi alla vita, ma anche a ricercare il senso da dare ad essa a partire dal concetto di rispetto per sé e gli altri, compreso l’ambiente, rispetto necessario per amare.

L’arte di Eugenia Serafini, entrando nella dolcezza del ricordo, nell’energia del momento presente partecipato e intenso, con uno sguardo ad un futuro di speranza, mette al centro l’emozione dell’uomo, il suo mostrarsi forte e fragile nel rapportarsi agli altri e a quanto intorno, per dare voce ad un nuovo sentire con cui contattare il senso del viaggio dentro e fuori di sé. Il suo viaggio artistico tra materia e spirito, finito e infinito, che esplora diverse declinazioni espressive abbracciando contesti sociali e umani con particolare attenzione ai luoghi della natura e al quel legame di armonia che l’uomo aveva con la stessa fin dalle origini, restituisce la bellezza di essere nella propria autenticità, lasciando che il respiro del cielo conduca i sogni fino alle stelle verso nuovi orizzonti per rinascere.

Il bisnonno garibaldino

Entro la Casa delle Voci è allestita una Story telling ossia una narrazione sognante a metà tra la biografia e la storia metafisica di una “Alice nel bosco delle rose che sogna, ama, ride…” È la trasposizione della metafora della vita dove è necessario stare in ascolto come fa Alice per non perdere il legame con la natura e l’universo e capire quanto avvolgente possa essere ogni suo luogo che portando il profumo del sogno e della vita rinasce di nuovi colori. Nelle stanze eleganti della Casa delle Bambole sono esposti acquerelli, fotografie dell’Album di famiglia e testi anche poetici di Eugenia Serafini: cosi si possono ammirare ”i Ventagli” quello fiorito e quello del Sole, “le Maripose”,” il Cuore omaggio a Pasolini” e poi gli scatti fotografici tra i più significativi inerenti i diversi momenti della vita dell’artista.

I miei genitori Anna e Paolo si sposano

Si va dagli scatti riferiti alla mamma Paola e alla nonna Eugenia, a quelli del suo matrimonio con Nicolò Giuseppe Brancato famoso archeologo, da quelli che la ritraggono con Mario Verdone e con Duccio Trombadori, a quelli con Ferlinghetti ed Enrico Todi nello Studio di Eugenia nel Barcone sul Tevere. La voce di Eugenia Serafini accompagna il visitatore in un percorso privato ad ammirare ogni opera che proiettano lo sguardo e la mente verso quel ricordo o racconto da ascoltare. Nel susseguirsi delle immagini dei Portrait di famiglia non possiamo non citare: “Alessandro fa il soldato”, “I miei genitori Paola e Alessandro si sposano” e “Il bisnonno garibaldino”.

La voce di Eugenia nella lettura del suo testo “Alice Sogna” è accompagnamento a non perdere la capacità di guardare oltre l’apparenza, di lasciarsi incantare dal soffio del vento, dalla luce delle stelle e dal canto dell’usignolo che porta armonia con il suo suono a sottolineare l’arrivo della primavera, richiamo alla speranza.

Eugenia e DuccioTrombadori. Premio Sulmona 2014
Le mie figlie piccine. Valeria e Giovanna

Di grande suggestione sono le Immagini di famiglia commentate dalla voce di Eugenia Serafini tra queste citiamo quella dove lei è ritratta in giardino con la mamma Paola il papà Alessandro e la sorella Maria Teresa, quella dove è lei insieme a Nicolò Giuseppe Brancato nella birreria Bavarese con indosso camicie a fiori, e poi le immagini delle figlie piccole Valeria e Giovanna sui gradini della Casa di Tolfa con il canestrino per andare all’asilo.

Mario Verdone indossa la cravatta di Eugenia Serafini

E ancora Il bacio tra Eugenia e Nicolò Giuseppe Brancato (homme qui reguarde ca femme), il Giardino di Tolfa innevato (1956), Eugenia con Mario Verdone e il nipotino Alessandro, l’ambientazione artistica delle Gabbianelle molto colorata e movimentata realizzata al Plus Florence a Firenze ed infine Eugenia e la sua Nuvola installazione dedicata al ciclo della natura molto apprezzata da numerosi critici e anche da Mario Verdone.

A riguardo l’amico, poeta, Mario Verdone, docente universitario per tutto quello che ha riguardato il cinema e lo studio dei film, compreso il futurismo, ha scritto:

“C’e una costanza di poesia in tutto ciò che scrive, fa, tocca, compone, confonde Eugenia Serafini, sempre inebriata di luce, di profumo, di nuvole, con occhio che vince la notte e rende creativa, chiaroveggente, anche l’insonnia possibile produttrice di rivelazioni. Il sogno come appare dalle sue composizioni scritte è l’humus vero che riproduce le rivelazioni: il Sogno di Alice, del Viaggiatore, della Sposa e dell’Immigrato calabrese, dell’Esule e del Pescatore di sogni. Ogni tenzione alta vibrante che svela originalità e personalità, femminilità e genuinità mai perduta, linfa vitale di ogni momento di vita vissuto in un tempus dove cerca instancabilmente, naturalmente la sorpresa e l’armonia.’ E ‘il tempo della magia che sta tornando’ diceva Apollinaire nei suoi Calligrammi. Aspettatevi miliardi di prodigi.” (Mario Verdone).

Il progetto di Giovanna Iorio la Casa di bambole. The House of Voices, si muove entro i ritmi infiniti dell’interazione tra le diverse espressioni artistiche che superando i confini geografici e temporali continuano a mantenere accesa quella scintilla creativa con cui rimanere sognatori e portatori di nuova bellezza.

Eugenia Serafini

E. Serafini, Il bacio. l’homme qui reguarde ca Femme, 2003

Nata a Tolfa (RM) piccolo e attraente borgo etrusco, e attiva tra Roma e la Toscana, per anni docente presso l’Università della Calabria in qualità di professoressa di Disegno, all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, Eugenia Serafini non è soltanto una pittrice dalla rara sensibilità capace di costruire ponti di speranza dove uomo e natura sono in sintonia, ma è anche poetessa, performer e installazionista di gran talento e spessore emozionale. Attraverso colori decisi e delicati regala i battiti di una natura permeata dal respiro del vento, dal filtrare dei raggi del sole o dal sottile rumore della pioggia. In questi ritmi e alchimie prendono forma immagini di alberi e di scenari
legati al cosmo con i pianeti e le stelle a suggerire il mistero e la bellezza della vita nella sua continua ciclicità che ritorna e si rinnova nel tempo. Da qui, mistero e bellezza per ogni aspetto dell’universo che inducono a interrogarsi sul senso di questa vita dove l’individuo è invitato a guardare dentro sé stesso per capire le proprie fragilità da cui ripartire. Gli alberi di Eugenia Serafini da quelli più grandi a quelli più piccoli esprimono libertà, energia e vitalità conducendo chi li guarda a recuperare sogni lontani e dimenticati, desideri sopiti per troppo tempo. In questa scoperta delle armonie della natura si può recuperare l'emozione di affetti lontani, verità rivelate e la purezza di tornare anche per un attimo ad essere fanciulli nella spensieratezza che tutto prende vita da un sogno. E’ proprio il sogno a trovare spazio nelle opere che Eugenia Serafini ha scelto per questo prezioso spazio reale e virtuale della Casa delle Bambole: il sogno come distacco da questa ordinaria routine, il sogno per far vivere desideri e per sentirsi liberi. A sognare ad esempio nel suo testo scritto e recitato è Alice. Da qui il bisogno di ritrovare quel legame autentico con la natura smarrito nel tempo per i troppi condizionamenti esterni e artificiose verità; legame che si fonda sul rispetto e la salvaguardia della stessa natura  denunciando atti volti a distruggere il patrimonio naturale di cui l’individuo è parte integrante. Di
questo ultimo aspetto in particolare l’artista ha trattato nella sua installazione vivente, performance e letture dal titolo “Fossili di Petrolio nel Giardino InCANTATO e Domino- Dominio” realizzata insieme al gruppo di Poeti-Performer dell’Onda, al MACRO Asilo di Roma in occasione della IV edizione del Festival delle Arti Nuvola creativa soltosi a settembre 2019 ideato e curato dall’architetto Antonietta Campilongo. Sempre al Macro Asilo, presso la Sala Cinema, il 7 dicembre 2019 Eugenia Serafini ha presentato il suo “Autoritratto” con la partecipazione di Luigi Rendine e “l’Ensemble Eugenia Serafini e I poeti dell’Onda”, ripercorrendo i momenti più significativi della sua attività di artista che coniuga diverse espressioni dell’arte figurativa, visiva, gestuale entro una prospettiva emozionale dove la corporeità e la voce riacquistano nuova espressione per un discorso di arte totale e totalizzante, restituita dalla sinergia tra performance, teatro e poesia. Eugenia Serafini, è portatrice di un’arte totale tra gesto, copro, parola,  atto creativo, a definire una nuova sinergia di emozioni coinvolgendo più sensi, ed è in questa prospettiva che ha dato vita a opere di grande suggestione come le Performances, “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008 e l’installazione “Nuvola” portata fuori presso l’ambiente dell’Eur sotto il Colosseo quadrato in cui si avverte un forte valore estetico ed esistenziale restituiti da una cascata di immagini realizzata su cartoni che scendono lungo la gradinata. Su queste tre “Nuvole” si possono vedere i cicli della natura, della vita a ricercare l’armonia attraverso la stessa natura poiché l’uomo da solo non riesce a trovarla, mentre la natura recupera sempre quell’equilibrio necessario per rinascere ogni volta. “L’installazione ‘Nuvola’ rientra nel ciclo della natura come armonia. In essa l’Artista registra tutto un mondo in evoluzione dove, dal buio del nulla, scaturisce la forma, il colore e si arriva alla realtà esistenziale” queste le parole di Mirella Chiesa che prosegue “Sui circa 100 metri di cartone ondulato farfalle, libellule, delfini, nuvole si delineano con efficaci effetti cromatici…l’arcobaleno terminale tradisce l’utopica ricerca di armonia dell’Artista. L’installazione diventa elemento di riflessione e di rivolta alla società di oggi”. Numerose sono le mostre in Italia e all’estero da lei realizzate e le sue opere si trovano in collezioni, musei e archivi di diversi paesi quali: Francia, Germania, Egitto, Lituania, Norvegia, Romania, Ucraina, Uruguay, Argentina. Numerosi e prestigiosi i premi e i riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera tra cui vanno citati: “Le Rosse Pergamene, Poesia d’amore 2018, Sezione speciale Poesia e pittura “Dall’emozione all’immagine” con una raccolta di poesie d’amore dedicate a Roma, il “Premio Artista dell’anno” al Premium International Florence Seven Stars Firenze 2016, la “Targa alla Carriera” dal Comune di Tolfa nel 2014 e il “Leone d’Argento per la Creatività nelle scuole” 2013 alla Biennale di Venezia. Senza dimenticare il Premio alla Carriera “Premium International Florence Seven Stars” Grand Prix Absolute 2017 consegnatole dal Professor Carlo Franza. Più recenti sono il Premio Le Fondazioni dell’Unione Europea, Bruxelles nel giugno 2019 “Premio “Ambasciatrice dell’Arte” e il Premio “Veterana dell’Arte Internazionale” Premium International Florence Seven Stars nel 2021. Vasta è la sua produzione di scrittura creativa, libri d’artista, mailart e video. Inoltre da anni realizza eventi di Cultura sul Territorio nella città di Roma ed eventi multimediali con partecipazioni di grande interesse culturale: Accademie in Mostra, FaVolando, Pasaggi non obbligati, L’albero delle nostre parole, Incontri alla Biblioteca Vallicelliana, con gli interventi di Dacia Maraini, Bonaviri, Camilleri, Malerba, Riviello, Spaziani,
Zeichen, Mario Verdone, Duccio Trombadori, Carlo Franza, Giorgio Di Genova e molti altri.

Giovanna Iorio
Attiva in Inghilterra dove vive e insegna letteratura italiana, Giovanna Iorio, scrittrice e artista eclettica, a partire dall’interazione tra i diversi linguaggi espressivi quali l’immagine, la voce, il suono e la scrittura, ha progettato la Casa delle Bambole: uno spazio espositivo originale fisico e virtuale in cui ciascun artista/autore ha l’occasione per raccontarsi presentando una serie di suoi lavori da poter esporre per la durata di 15 giorni. Il sito dedicato a questo progetto è il seguente: https://poetshome.weebly.com/
Attraverso la sua arte Giovanna Iorio si dedica alla realizzazione di fotografie, dipinti e installazioni, dando forma a progetti di ampio respiro per la capacità di creare interazione tra i diversi linguaggi legati alla comunicazione visivo sonora. A riguardo l’interesse per le tecnologie e il suono della voce, compresa la poesia, le hanno dato l’occasione di unire l’immagine al suono e alle parole in una sorta di alchimia in cui i canali comunicativi interagiscono. A riguardo citiamo in particolare i progetti: ”Poetry Sound Library”, “Voice Portraits” e “Voice of Trees”.

Silvana LAZZARINO  Roma 6 marzo 2022

Eugenia Serafini: mostra in miniatura nella Casa di bambole. The House of Voices
Progetto a cura di Giovanna Iorio
luogo reale vicino Londra -Hertford, UK, e virtuale sul web ai seguenti link
Instagram https://www.instagram.com/house_ofvoices/
Soundcloud https://soundcloud.com/giovanna-iorio-79570700
Sito https://poetshome.weebly.com/