“CORPO.doc” compie 15 anni: “La performance come linguaggio di rottura” (Pescara, Fondazione La Rocca)

di Martha PAINE

Estetica del comportamento

La XV edizione di CORPO.doc svoltasi il 24 e 25 Maggio ha avuto quest’anno come tema “La performance come linguaggio di rottura”.

Locandina

La rassegna, a cura di Ivan D’Alberto, teorico e storico dell’arte contemporanea, è stata organizzata dal Centro di Archiviazione e Promozione della Performing Art (CAPPA) di Pescara in collaborazione con Art Agency | consulenze per l’arte.

Due giorni intensi – inaugurati da Ottorino La Rocca, presidente Fondazione La Rocca – nei quali è stato messo a fuoco

uno degli aspetti più connotativi della Performance Art: quello di essere un linguaggio non convenzionale, fuori dagli schemi e tante volte provocatorio.
Foto 2. Rassegna stampa
Foto 3. Video “Fuoco e Ceneri” di Giovanni Tufano

Laprima giornata ha visto per primo l’intervento di Maria Letizia Paiato, curatrice e docente di storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Macerata, in dialogo con Ivan D’Alberto, curatore della rassegna. A seguire, alla presenza di Josefina Tufano, presidente della Fondazione Tufano è stato proiettato il video che documenta l’azione Fuoco e Ceneri di Giovanni Tufano nella quale l’artista stratifica le sue tele accumulate nel tempo facendole ardere per una notte sotto le note di Sylvano Bussotti (Milano 1989). L’aspetto reliquiale delle ceneri, conservate in Fondazione, documenta il gesto estremo dell’autore e ne testimonia l’esperienza viva.

Carne tremula titola invece la performance del giovane artista Sirius Alexander Venus Rose, sul rito di trasmutazione da Uomo a Lupo tramite mimesi. L’atto di spolpare le ossa dalla propria carne con le unghie e con i denti come forma di purificazione estrema e devozione pura.

Foto 4. Sirius Alexander Venus Rose in azione

La seconda giornata si è aperta con le testimonianze di Sibilla Panerai, docente di storia dell’arte contemporanea all’Università “G. d’Annunzio” di Pescara, che ha ripercorso con profondità di dettagli la storia delle arti performative in Abruzzo lungo l’intero lustro della rassegna “Corpo”; Giuseppe Di Meo, ex presidente Istituzione museale – Castello di Nocciano (PE); Silvia Pennese, ex presidente del Centro di Archiviazione e Promozione della Performing Art CAPPA di Pescara.

Per quanto riguarda l’aspetto storico performativo, è poi seguito il video di Marco Fioramanti, artista visivo e direttore della rivista d’arte Night Italia. L’artista romano, legato al Movimento Trattista, ha trovato nella Germania dei primi anni Ottanta terreno favorevole le sue azioni. Nel 1985 a Berlino ovest Fioramanti realizzato l’azione ZEITGEIST BERLIN dove schianta un Maggiolino trattista contro il Muro – dipinto con gli stessi tratti e colori – a simularne l’abbattimento. Trenta anni dopo l’artista torna in quello stesso luogo, blocca il traffico e ripristina fotograficamente l’impatto col Muro.

Foto 5. Marco Fioramanti e Ivan D’Alberto

La rassegna chiude con una splendida azione dal titolo LOVE IS A CONFESSION – Coming out, una re-performance (2012) dell’artista e performer Mandra Stella Cerrone nella quale l’artista

introduce una riflessione sul rapporto tra confessione, vulnerabilità e il lato oscuro dell’energia maschile […] spesso codificata culturalmente attraverso paradigmi di forza, controllo e aggressività affronta il suo lato oscuro distruttivo.

Un numeroso pubblico ha assistito a un minimalismo poetico di estrema efficacia. Quattro giovani studenti del Liceo Artistico di Pescara (Agata Piattelli, Fernanda Bucci, Nicolò Del Duca e Godwin Itheluegbe) vestiti di bianco e avvolti nella grande sala bianca, a turno, accostavano al cuore un pacco bianco e col gesto rotatorio del braccio destro ne frantumavano con un sasso il contenuto: crack sonoro, punto di rottura e di consapevolezza.

Foto 6. Performance di Mandra Cerrone (nella foto con gli studenti/performer e Ivan D’Alberto)

Martha PAINE  Roma 1 Giugno 2025

Credits fotografici: Mandra Stella Cerrone. Giuseppe Di Meo e CAPPA.