“Contrappunto”, Simona Gasperini e Giulio Rigoni alla Von Buren Contemporary (fino al 27 Novembre, Via Giulia 13, 00186 Roma)

redazione

Testo critico: Anna Gasperini.

Curatrice e organizzazione: Michele von Büren

La mostra resterà aperta fino al 27 novembre 2025; orari: lunedì-sabato 11:00-13:30 e 15:30-19:30

Il titolo si riferisce alla tecnica compositiva musicale che sovrappone linee melodiche diverse fra loro, creando tuttavia un perfetto equilibrio sonoro. In effetti i due artisti presentano molti contrasti, grazie ai quali si valorizzano a vicenda.

Le opere di Simona Gasperini, apparentemente statiche e silenziose, sono immerse in un ambiente celeste, sia dal punto di vista cromatico che emotivo. Si tratta di composizioni create attraverso il collage e la pittura, dall’atmosfera antica e profondamente suggestiva.

I lavori di Giulio Rigoni sono invece popolati da figure in movimento, che suonano e danzano, come se si trovassero in una dimensione atemporale e festosa. La vivacità delle scene è rappresentata anche dalle scelte cromatiche: i colori sono infatti estremamente accesi e vibranti, in perfetta armonia con gli scenari raffigurati.

Sono proprio le differenze a rendere unico l’accostamento delle opere di questi due artisti, dando vita ad un percorso fatto di musica e silenzio, movimento e introspezione, che conduce verso un luogo dove il mondo terreno e quello interiore si fondono, creando una narrazione intimamente poetica.

Simona Gasperini vive e lavora a Roma. Si dedica alla ricerca di una comunicazione intima, di memoria, attraverso antichi libri, vecchie pagine, foto, testi, parole che diventano opera, con una tecnica di incollaggio, interventi grafici, leggibili o convulsivi, e l’uso di inchiostri, pastelli, polveri e colori liberati con la maestria di un tratto evidente.
Giulio Rigoni è nato a Roma nel 1976. Nella ricerca di equilibrio tra estetica classica e modo di concepire le forme in chiave contemporanea, la sua arte si carica di immagini irreali, spesso incantate, sospese in atmosfere che ci suggeriscono tempi lontani, mitici, lasciando allo spettatore il compito di decodificarne il senso secondo una interpretazione personale.

Roma 2 Novembre 2025

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