Al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia è iniziato il restauro del Sarcofago degli Sposi.

redazione

Venerdì 16 maggio alle ore 12.00, si è tenuta al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, la conferenza stampa di presentazione del restauro del Sarcofago degli Sposi, il capolavoro assoluto dell’arte etrusca risalente a 2.500 anni fa.

Sono intervenuti il Direttore generale Musei, Massimo Osanna, la Direttrice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Luana Toniolo, il Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro, Luigi Oliva, il Presidente della Banca Popolare del Cassinate, Vincenzo Formisano.

Si tratta dell’opera più fortemente identitaria del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, legata profondamente al fondatore, Felice Barnabei, che con ostinata determinazione riuscì ad acquistare per 4 mila lire quel mucchio di “rottami fittili”, quattrocento frammenti di terracotta, che oggi sono diventati un simbolo indiscusso dell’arte etrusca.

Sarcofago degli Sposi, foto precedente al restauro

Dichiara Alfonsina Russo, Capo Dipartimento per la Valorizzazione del patrimonio:

“Con grande piacere oggi comunichiamo l’avvio di una importante attività di restauro su uno dei capolavori dell’arte antica quale è il Sarcofago degli Sposi, noto in tutto il mondo. Motivo di orgoglio è anche la sinergia messa in campo dagli Istituti del Ministero della cultura, in particolare l’Istituto centrale per il restauro e il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, che hanno unito le proprie competenze e obiettivi per raggiungere un risultato fondamentale nel settore della tutela e della valorizzazione. Non da ultimo il mecenatismo attuato in questa circostanza dimostra l’impegno concreto anche della partnership privata nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, consentendo anche un’opportunità di avvicinamento del pubblico al lavoro dietro le quinte”.
I nostri musei non sono più soltanto luoghi di esposizione – commenta Massimo Osanna, Direttore generale Musei – ma spazi vivi in cui ricerca, conservazione e fruizione si intrecciano in modo sempre più consapevole e integrato. In questa prospettiva, il restauro del Sarcofago degli Sposi rappresenta un’occasione preziosa per approfondire la storia e la biografia di un’opera emblematica del nostro patrimonio. A rendere possibile questo intervento è stato il sostegno concreto di un mecenate, grazie allo strumento dell’Art Bonus, che continua a rappresentare un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, capace di generare valore e qualità. Apprezzabile ed efficace la scelta del Museo di aprire al pubblico il laboratorio di restauro, per condividere quel lavoro di indagine e cura che solitamente si svolge dietro le quinte. Una scelta che mette in evidenza il ruolo fondamentale dei restauratori e di tutti i professionisti che contribuiscono alla conoscenza, alla conservazione e alla valorizzazione e promozione del nostro patrimonio. Senza il loro apporto, le opere rischiano di restare mute: grazie al loro intervento possono invece raccontarsi, diventando comprensibili e accessibili a tutti i pubblici”.

Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Restauro, ha già avviato la prima fase di un nuovo intervento di conservazione e restauro che sta consentendo di definire metodi, materiali e tempistiche per l’intervento complessivo di restauro del Sarcofago che sarà realizzato grazie al sostegno di un mecenate privato.

Sarcofago degli Sposi Frontale

E per raccontare ai visitatori questo momento delicato del percorso conservativo del Sarcofago, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia aprirà al pubblico le porte del laboratorio di restauro per due giorni alla settimana: ogni martedì e giovedì dalle 10 alle 13, a tu per tu con i restauratori al lavoro.

Roma 18 Maggio 2025

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