redazione
Museo, tante storie: racconti dal deposito!
La fotografia, rara per il suo grande formato (solo l’immagine, cm 20,8×15,5) e firmata in basso a destra, si deve a uno dei migliori fotografi presenti a Parma, Filippo Beghi (Parma 1812-1872) che, con Guido Calvi (1827-1906) e Carlo Saccani (1834-post 1883), introdusse e diffuse la pratica fotografica in città.
Il personaggio ritratto si identifica in Angelo Pezzana (1772-1862), storico, filologo, professore all’Università di Parma, ma soprattutto responsabile della biblioteca ducale, oggi Palatina, che diresse per quasi sei decenni, traghettandola dalla fase napoleonica a quella luigina, poi a quella borbonica fino a giungere al periodo unitario.
Sotto la sua guida, la biblioteca si arricchì di alcuni dei più significativi fondi (De Rossi, Bodoni, Toschi, Ortalli, tra i tanti); fu professore dell’Università di Parma e socio di prestigiose Accademie, insignito dell’Ordine Costantiniano dalla duchessa Maria Luigia (1827), di cui divenne anche consigliere privato, come dell’Ordine Mauriziano e dell’Ordine Civile dai Savoia (1848 e 1860). Nessuna di queste onorificenze nè altri titoli a lui spettanti sono visibili in questa immagine, un ritratto a mezzo busto che mostra l’anziano storico seduto, col capo sorretto dal braccio appoggiato a una scrivania che si intuisce soltanto, a fianco degli amati libri, compagni di una vita. Il soprabito sbottonato lascia intravedere un fiocco in seta scura che chiude sotto il mento il colletto alto della camicia bianca, e un gilet elegantemente ricamato a motivi floreali, sul quale ricade un cordino
La stessa tenuta si ritrova in una seconda immagine del bibliotecario, in formato carte de visite, contenuta nell’album donato al Museo dalla stessa famiglia Schenoni (inv. 2821): Pezzana è ritratto in questo caso in piedi, appoggiato a un bastone e alla stessa scrivania, qui ben visibile, colma di libri. L’assenza del tipico sfondo da studio fotografico e la particolarità dell’arredo e dei volumi farebbero pensare che il ritratto possa essere stato effettuato da Filippo Beghi (il suo nome è stampato sul retro di questa seconda immagine) nelle stanze del letterato, forse nella stessa biblioteca.
Sul retro del cartoncino presente nell’album è anche indicato ad inchiostro il nome dell’effigiato “Avvocato Angelo Pezzana”; egli infatti si laureò in Legge nel 1794 ed esercitò la professione giuridica per qualche anno.
La presenza di queste due rarissime immagini tra le raccolte della famiglia Schenoni non stupisce in virtù dello stretto legame di parentela tra l’illustre letterato e la casata: Giustina, unica figlia di Pezzana, aveva avuto da Lazzaro Umberto Cornazzani la figlia Ezilda, la quale sposò Gaetano Schenoni (1812-1896), direttore dei Guardamobili dei Palazzi Ducali e antenato dei donatori, ai quali si devono altre donazioni tra il 2013 e il 2020.
La provenienza del ritratto dalla famiglia Schenoni trova giustificazione e origine nel legame di parentela esistente: l’unica figlia di Pezzana, Giustina, avuta da Maria Maddalena Pelati, si sposò con Lazzaro Umberto Cornazzani, da cui ebbe Maria Ezilda; costei si maritò con Gaetano Schenoni (1812-1896), direttore dei Guardamobili dei palazzi ducali e antenato del donatore.
Roma 31 gennaio 2021
Il Museo è contattabile per ogni necessità alla mail glaucolombardi@libero.it