Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, “Thalassa, meraviglie sommerse dal Mediterraneo’ fino al 9 marzo 2020.

di Giuseppina ERCOLE

In esposizione al MANN del capoluogo partenopeo ben 400 reperti con un approfondimento sull’antico porto di Napoli

Al via la mostra “Thalassa, meraviglie sommerse dal Mediterraneo” al Real Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la mostra è caratterizzata su due livelli: nel Salone della Meridiana e nella “Stazione Neapolis” del MANN.

L’esposizione offre ai “viaggiatori” un percorso espositivo nuovo, fruibile a tutti, diviso in nove sezioni che accompagneranno i visitatori in un viaggio nel tempo, nelle abitudini del mondo antico, tra gioielli, anfore, utensili, statue e le “tecnologie” dell’antichità. I tesori in mostra a Thalassa sono prestati dai maggiori poli museali nazionali ed internazionali; oltre trenta reperti provengono dal Museo Archeologico di Atene ed in particolare dal relitto di Antikythera.

Il percorso offre una visione completa della vita quotidiana dei navigatori del passato, delle attrezzature delle imbarcazioni come le ancore, Lucerne, un timone, corde e tanto altro.

Le sezioni in cui si articola la mostra sono: 1) Tesori sommersi; 2) I primi passi dell’archeologia subacquea; 3) Relitti; 4) Vita di bordo; 5) Navigazione, mito e sacro; 6) Il mare è i commerci; 7) Il mare e le sue risorse; 8) Bellezza ed otium; 9) Acque profonde.

A completare il percorso espositivo la visita nella Stazione Neapolis del MANN, con un particolare focus sull’antico porto di Napoli, riemerso durante gli scavi della metropolitana in Piazza Municipio.

La mostra nata da un’idea dell’archeologo Sebastiano Tusa, scomparso tragicamente nel marzo scorso, dell’archeologo Salvatore Agizza e del direttore del MANN, Paolo Giulierini.

Giuseppina ERCOLE   Napoli 23 dicembre 2019