A Palazzo Chigi di Ariccia le sculture e i disegni di Carlo Lorenzetti (nell’ambito di “In&Out : il contemporaneo in scenari barocchi”)

di Francesco PETRUCCI

In & Out

Il contemporaneo in scenari barocchi 

SCULTURE E DISEGNI DI CARLO LORENZETTI 

Ariccia, Palazzo Chigi, ottobre-dicembre 2019

Ideazione: Francesco Moschini (Segretario Generale Accademia Nazionale di San Luca)Francesco Petrucci (Conservatore Palazzo Chigi)

Coordinamento scientifico e organizzativo: Fabrizio Carinci

Registrar: Anna Maria De Gregorio

La mostra inaugura una virtuosa collaborazione tra l’Accademia Nazionale di San Luca, una delle più antiche e prestigiose istituzioni artistiche e culturali al mondo, e Palazzo Chigi, finalizzata a presentare opere di artisti di chiara fama, passati e presenti, attraverso le collezione accademiche e opere di artisti contemporanei accademici, in dialogo con le raccolte chigiane e la dimora ariccina.

Carlo Lorenzetti, uno dei massimi scultori contemporanei, già Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca, ha studiato accuratamente l’allestimento del cortile interno con sue opere scultoree in acciaio Corten, che mediano il passaggio dall’architettura (il borgo, la piazza berniniana e il palazzo) alla natura (il parco), di cui la corte è cerniera.

Le lastre di acciaio, sbalzate, flesse e piegate in curve, patinate con la classica tonalità terracea del Corten, composte armonicamente nello spazio seicentesco, dialogano tra loro e con il bosco tenebroso del Nemus aricinum che comincia a tingersi dei colori autunnali.

Al piano mezzanino viene esposto, oltre a due vibranti sculture in lamiera che turbano la purezza architettonica della “Sala quadrata”, un gruppo omogeneo di straordinari disegni di Lorenzetti, non propedeutici alle sue sculture, ma come opere d’arte autonome, basate sul “segno” quale sembiante diretto dell’idea, documentando ulteriormente la sensibilità dell’artista al trattamento della materia suscettibile di sviluppo plastico.

Carlo Lorenzetti nasce nel 1934 a Roma, dove vive e lavora. Inizia ad esporre nella seconda metà degli anni Cinquanta imponendo un sostanziale mutamento delle modalità di intendere il lavoro sulla tridimensionalità e sullo spazio. Egli sceglie quale mezzo della sua ricerca plastica la lastra metallica che, direttamente sbalzata, vive la terza dimensione contrastando ogni valenza di peso nelle invenzioni di forme a parete e a terra. Da oltre cinquant’anni, scanditi dalla partecipazione alle più importanti esposizioni nazionali e internazionali e dall’attenzione della critica più avveduta, Lorenzetti svolge ed approfondisce la sua indagine attraverso un discorso che, con materiali diversi, tramuta la sapienza del fare in un’originale poetica della leggerezza con un insolito dialogo tra la forza dell’immaginazione e il rigore della composizione. Nel 1962 è invitato all’esposizione di Spoleto “Scultura nella città”, quale scultore più giovane accanto ad Arp, Calder, Moore, Smith ed altri.

Partecipa alle Biennali di Venezia (1970, 1972 con sala personale, 1976, 1986), alle Quadriennali di Roma (1965, 1973 con sala personale, 1986, 1999), a “Ferruzzi per l’arte”, un progetto di AAM Architettura Arte Moderna con “Elementi di condensazione della luce” per la volta del Palazzo delle Arti di Ravenna (1991), a rassegne in musei nazionali e internazionali (Montreal, New York, Milano, San Paolo del Brasile, Madrid, Colonia, Vienna, Cracovia, Lubiana, Budapest, Basilea, New Delhi, Tokyo, Bilbao, Buenos Aires, Mosca, Leningrado, Francoforte sul Meno, Osaka, Bruxelles etc.). Tiene mostre personali, anche antologiche, nella città di Anghiari (1972), nel Palazzo Comunale di Salò (1986), nel Palazzo dei Consoli di Gubbio (1986), nella Galleria Niccoli di Parma (1989), nella Galleria Civica di Modena (1992), nel Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara (1996), nel Castello di Pergine Valsugana (1998), nella Galleria Fumagalli di Bergamo (2001) etc.

Sue opere sono esposte in musei e in collezioni pubbliche sia in Italia che all’estero. Realizza, su commissione, grandi sculture in spazi pubblici. Riceve, come conferma della critica per il suo percorso artistico, riconoscimenti ufficiali quali il Premio Nazionale per la Giovane Scultura (1959) attribuito dalla GNAM (Galleria Nazionale di Arte Moderna) di Roma, il Premio Antonio Feltrinelli per la Scultura (1988) assegnato dall’Accademia Nazionale dei Lincei, il Premio Presidente della Repubblica Italiana per la Scultura (2004) su designazione dell’Accademia Nazionale di San Luca, di cui è membro dal 1999 e Presidente nel biennio 2015-2016.

Francesco PETRUCCI    Ariccia 18 ottobre 2019