A Eugenia Serafini il Leone d’Oro dello Spoleto Meeting Art -Speciale Progetto Cultura Venezia 2025

di Silvana LAZZARINO

Eugenia Serafini tra le Stelle del Menotti Art Festival 2025.

L’artista multimediale, docente universitaria, poetessa e scrittrice viene premiata a Venezia da Luca Filipponi con il prestigioso Leone d’Oro il 24 maggio allo Spoleto Meeting Art -Speciale Progetto Cultura Venezia 2025

Per soffermarsi sul senso dell’esistenza quale dono da attraversare nelle sue diverse sfaccettature tra luci e ombre, verità e mistero, dove all’individuo è data la possibilità di conoscere meglio se stesso tra gioie e sofferenze, nostalgie e speranze, apprezzando ogni aspetto che la natura restituisce dall’immensamente grande all’infinitamente piccolo, conduce l’opera di Eugenia Serafini artista multimediale di fama internazionale e dalla grande sensibilità, poetessa di successo e docente universitaria. Con numerose mostre in Italia e all’estero e importanti riconoscimenti e premi ricevuti durante la sua luminosa e prestigiosa carriera, Eugenia Serafini, oltre ad essere una pittrice di straordinario spessore comunicativo, è installazionista, performer, giornalista, nonché direttore responsabile della rivista semestrale dell’Artecom-Onlus (Accademia in Europa di Studi Superiori) il “FOLIVM”.

Con la testa fra le nuvole

La sua opera in cui rivivono tematiche che vanno dalla natura all’ecologia fino al sociale, mette in luce non solo il bisogno dell’individuo di ritrovare un autentico ascolto di sé per aprirsi a nuove possibilità, ma anche la necessità di recuperare quell’originario legame con la natura fatto di equilibrio e rispetto. Inoltre, valori come onestà e libertà individuale, essenziali per vivere in armonia, e quella capacità di sognare che permette di distaccarsi da certe rigidità limitanti, risuonano quale apertura all’altro vicino e lontano, nella certezza di recuperare quell’amore che consola e avvicina, lasciando andare atteggiamenti giudicanti.

Nata a Tolfa (RM) piccolo e interessante borgo etrusco, terra ricca di boschi e macchia mediterranea,  attiva tra Roma e la Toscana, per anni docente presso l’Università della Calabria, all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, Eugenia Serafini, attraverso la sua opera ha dato voce alla possibilità di trovare un nuovo modo di osservare quanto accade intorno: a partire dall’assumere un rinnovato atteggiamento di consapevolezza che porta a soffermarsi sulle bellezze presenti tra terra e cielo apprezzandone ogni sfumatura, come anche a riflettere su situazioni critiche che hanno segnato la società.

E. Serafini e L. Filipponi 2025

Allo Spoleto Meeting Art – Speciale Progetto Cultura Venezia 2025 tra le iniziative del Menotti Art Festival 2025, che si svolge a Venezia contemporaneamente alla Biennale di Architettura, il prossimo 24 maggio Eugenia Serafini sarà premiata da Luca Filipponi Presidente del Festival, con il prestigioso Leone d’Oro, riconoscimento assegnato ad artisti scelti dalla giuria.  Unitamente al premio, nella sede veneziana si svolge la sua mostra personaleMitologie del mondo: Sguardo a Oriente” a cura dello stesso Luca Filipponi e Assunta Cuozzo, esposizione che, fin dalla sua prima presentazione al Circolo del Ministero degli Esteri della Farnesina a Roma, ha ottenuto un eccellente riscontro da parte di pubblico e critica a conferma dell’altissimo livello raggiunto da Eugenia Serafini nel suo percorso artistico.

Armonia, vitalità ed entusiasmo, ma anche verità e sogno caratterizzano le opere di Eugenia Serafini dove la bellezza e il mistero del cosmo, così come il contesto umano e sociale con le sue fragilità, permettono a chi osserva di “entrare” in queste dinamiche per riscoprire come il senso di questa esistenza si celi dentro l’universo interiore. È nell’universo interiore che albergano nostalgie per affetti lontani, verità non dette, e il bisogno di cercare un appiglio verso quell’infinito che sfugge ma che richiama a nuova vita. Ogni scorcio, ogni veduta, ogni albero, ma anche ogni stella che illumina il cielo notturno restituisce quella sensazione che l’infinito sia ad un passo oltre la linea dell’orizzonte e si manifesti nei cambiamenti presenti nell’esistenza proprio come accade nel succedersi delle stagioni.

Cascata di Stelle
La luna blu

Eugenia Serafini utilizzando i diversi linguaggi tra pittura, scultura, installazione e performance, definisce sentieri emozionali che dal visibile aprono all’invisibile grazie alle vibrazioni di colori ora decisi e intensi, ora tenui e delicati, mentre forme e linee avanzano segnando il respiro del tempo dove il passato si lega al presente portando speranza. A questi linguaggi si unisce la forza della narrazione che la Serafini esplora e ricama attraverso la parola scritta e declamata, come per il Teatro di performance di cui citiamo la raccolta “Canti di cantaStorie” (Ediz, Artecom, Roma 2008). All’interno di quest’opera sono racchiusi testi di grande forza evocativa legati ad accadimenti significativi del XX secolo come “Donde estan?” dedicato alla tragedia dei Desaparecidos degli anni ’70 in America Latina o le “Migrazioni” a partire da quella italiana per giungere a quella in Australia, fino alle migrazioni contemporanee.

Il Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, critico d’arte e giornalista, che da anni segue con grande amicizia e professionalità il percorso della Serafini, così commenta le sue opere:

”Osservata nel suo descriversi e nella sua sostanza la pittura di Eugenia Serafini si colloca in un’area astratto-informale che ancor oggi, pur vivendo la sua naturale riflessione in un clima colto di miti e leggende, di tracce e naturalità, si manifesta come propagazione di energie materico-gestuali” e ancora “Nell’universo si lascia leggere tutto il suo lavoro artistico, ma ogni forma pittorica entra in relazione con una sensibilità che va oltre la pittura, si immerge in una concezione filosofico-naturalistica, e scava respiri del sacro, di quel divino che tutto muove, agita, converte e rifonda; perché tutto ciò non è un intervento di carattere ecologista, rivolto ad ammonire la società, ma la constatazione di fenomeni necessari alla continuità del ciclo vitale, dove lucidità, liquidità, timbricità dei toni e dei colori, accendono le superfici alla luce che trapassa. Vibra. Inchioda e mostra la Bellezza”.

A proposito del Premio Leone d’Oro che viene  consegnato ad Eugenia Serafini il 24 maggio prossimo, così scrive la giornalista Emanuela Mari nel “Magazine Giovani Europei, Speciale Biennale di Architettura Venezia”, n.77:

Nell’ambito delle numerose iniziative organizzate in città, parallelamente e contemporaneamente alla Biennale, segnalo la presenza dello “Spoleto Meeting Art – Speciale Progetto Cultura Venezia 2025”, che consegnerà agli artisti designati dalla giuria interna, il Premio “Menotti Art Festival Spoleto e quotidiano La notte”. Quest’anno il premio (per la Cultura e Letteratura del MAF di Spoleto) consisterà nell’opera “Leone d’oro” interpretata dal Maestro Mario Lo Coco. Nel prestigioso contesto della Biennale di architettura 2025, tale progetto prevede, oltre al premio e all’appuntamento letterario, numerose mostre di arti visive in tutta la città di Venezia…” 

Unica al mondo per storia e bellezza architettonica, la città di Venezia è stata scelta da Luca Filipponi quale scenario privilegiato dove realizzare progetti ed esposizioni durante le Biennali. Citiamo le sue parole riguardo la complessità ed il fascino del sistema Venezia:

“….sono stato ancora più risoluto e convinto nel fare qualcosa in laguna, e sono convinto che il bello in qualche modo ci attrae, il bello suscita in noi sentimenti che sono una sorta di linfa straordinaria, sensoriale e fondamentale per la nostra mente, il bello e la bellezza ci danno quelle sensazioni forti nel nostro ego che riesce ad inebriare il nostro corpo di teneri sogni. Venezia va amata in modo indissolubile ed inequivocabile (come disse Gian Carlo Menotti sul Festival dei Due Mondi di Spoleto) ed in tal senso anche nel 2025 saremo presenti in laguna con tanti progetti ed artisti durante le fantastiche biennali veneziane ed in collaborazione con il Festival del Cimena che ogni anno anima soprattutto Venezia Lido. Quindi siamo felici di essere presenti, inclusivi e pronti ad interagire con tutte le realtà culturali veneziane ed in particolare con l’Ava (associazione albergatori Venezia) e con il Comune di Venezia che hanno patrocinato e condiviso i nostri progetti. L’arte non ha confini e il Menotti Art Festival vuole essere un catalizzatore di talenti e di idee, creando connessioni che superano le barriere linguistiche e geografiche.
Icaro

L’arte di Eugenia Serafini brillerà nello scenario di Venezia accompagnando a ritrovare nuove sensazioni entrando con lo sguardo e il cuore nei volti infiniti di paesaggi legati alla natura, ma anche nel ricordo e nel tempo della storia che si fa poesia e mito, metafora di un pensiero che parla all’uomo dell’uomo di quello che è stato ed è, riconducendolo a risvegliare quella capacità di immaginare con cui “accostarsi” a quell’invisibile da cui tutto prende forma.

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L’arte di Eugenia Serafini tra gesto, parola e corporeità

Eugenia Serafini, è portatrice di un’arte totale tra gesto, copro, parola, atto creativo, a definire una nuova sinergia di emozioni coinvolgendo più sensi, ed è in questa prospettiva che ha dato vita a opere di grande suggestione come le Performances “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008 e l’installazione “Nuvola” portata fuori presso l’ambiente dell’Eur sotto il Colosseo quadrato in cui si avverte un forte valore estetico ed esistenziale restituiti da una cascata di immagini realizzata su cartoni che scendono lungo la gradinata. Su queste tre “Nuvole” si possono vedere i cicli della natura, della vita a ricercare quell’armonia che la stessa natura riesce sempre a recuperare rinascendo ogni volta.

Fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale, Eugenia serafini, ha guardato ad una contaminazione tra le arti che le ha sempre permesso di restituire un più ampio sguardo sulle dinamiche di esplorazione dei processi emozionali. Attraverso le sue installazioni/ambientazioni performative e la ricerca sui materiali ha portato una ventata di innovazione nell’ambito dell’espressione artistica, aprendo la strada ad un nuovo modo di intendere l’opera d’arte, che vive sia delle sue immagini che delle poesie da lei scritte ed interpretate in performance. Predilige la poesia visuale e visiva; ha al suo attivo numerosi video, alcuni dei quali realizzati in collaborazione con la regista Angela Cannizzaro. E’ stata invitata a tenere stages o mostre/installazioni oltre in Italia, in diverse nazioni: U.S.A., Egitto, Francia, Romania, Macedonia, e nel 1998 ha fondato, con un gruppo di artisti internazionali e per la volontà del maestro romeno Horea Cucerzan, il Museo di Arte Contemporanea “Micu Klein” di Blaj, in Transilvania.

Numerose le sue pubblicazioni tra racconti, fiabe, saggi tra cui citiamo” Les oiseaux”, fiaba in versi, Prefazione del Prof.  Mario Verdone, (Roma 1997) e “I racconti del Laurentino 38”, prefazione del Prof. Dante Maffia, postfazione Prof. Cesare Pitto, Presidente Centro RAI Unical,(Roma 1998) tradotti, commentati e pubblicati in lingua Araba dal poeta Ahmed Sawaier sul Quotidiano Giordano “Gli Arabi Oggi”, 1998.  Di grande spessore per il portare in luce emozioni indelebili in riferimento a memorie di luoghi e persone, è il suo poemetto il “Canto dell’Effimero” le cui pagine attraverso i versi aprono a ricordi talora velati da una carezzevole nostalgia che mette in luce quella leggerezza con cui affacciarsi ad ogni nuovo giorno, vivendo ogni momento con consapevole meraviglia perché anche le più piccole cose e situazioni seppur di breve durata, sono importanti.

Diverse sue opere sono presenti in collezioni, musei e archivi di diversi paesi quali: Francia, Germania, Egitto, Lituania, Norvegia, Romania, Ucraina, Uruguay, Argentina. Tra i prestigiosi premi e riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera vanno citati: Le Rosse Pergamene, Poesia d’amore 2018, Sezione speciale Poesia e pittura “Dall’emozione all’immagine” con una raccolta di poesie d’amore dedicate a Roma, il “Premio Artista dell’anno” al Premium International Florence Seven Stars Firenze 2016, la “Targa alla Carriera” dal Comune di Tolfa nel 2014 e il “Leone d’Argento per la Creatività nelle scuole” 2013 alla Biennale di Venezia. Senza dimenticare il Premio alla Carriera “Premium International Florence Seven Stars” Grand Prix Absolute 2017 consegnatole dal Professor Carlo Franza. Più recenti sono il Premio Le Fondazioni dell’Unione Europea, Bruxelles nel giugno 2019 “Premio “Ambasciatrice dell’Arte”, e sempre da Carlo Franza ha ricevuto il Premio “Veterana dell’Arte Internazionale” Premium International Florence Seven Stars nel 2021 e il Premio per la Grafica Libro d’Artista giugno 2022 nell’ambito del Premium International Florence Seven Stars 2022  Sono seguiti: il “Premio Internazionale di Poesia Principe Nicolò Boncompagni Ludovisi” 1 Edizione 2020-2021 e poi nel 2023 il “Premio all’eccellenza” nell’ambito del Premio letterario Internazionale “Voci città di Roma”, la Menzione Speciale della Presidente Rosanna Lupi al “XXXV Premio letterario Camaiore Francesco Bellomini” 2023. Nell’anno 2024 vanno menzionati:  il “Premio Internazionale Spoleto Art Festival per la Letteratura” per la raccolta di racconti “Il Preside che camminava sui rami di pino e I Racconti della Luna” (Roma 2019), il “ Premio Menotti Art Festival allo Spoleto Art in the City 2024 per le Arti Visive” con un’esposizione della sua mostra “Omaggio a Puccini: Madama Butterfly” e il 1° posto al Premio Internazionale d’Eccellenza “Città del Galateo– Antonio De Ferraris” per la fiaba “Storia per un cuore bambino” (Ed. Artecom-onlus, Roma 2023) nella sezione Libri di Narrativa per l’infanzia e l’adolescenza. E ancora il più recente Premio internazionale d’eccellenza per la Narrativa “Divinamente Donna Verbumlandiart 2025 per il racconto “Addio Desirée. Angelo senza Ali” che le è stato consegnato a Roma lo scorso 6 marzo 2025 presso la Sala Zuccari -la grande Galleria di Palazzo Giustiniani del Senato.

Silvana LAZZARINO  Roma 18 Maggio 2025

Spoleto Art Festiva 2025

ad Eugenia Serafini

il Leone d’Oro   Premio “Menotti Art Festival Spoleto e quotidiano La notte”

Per la Promozione delle Arti e della Cultura

Sabato 24 maggio 2025