A #DomaniinArte, in mostra “XXI sec. d.C”, di A.T. Anghelopoulos (fino al 1° novembre alla Gam, via F. Crispi)

di Silvana LAZZARINO

A T.  Anghelopoulos partecipa a #DomaniinArte con l’opera “XXI sec. d.C” alla Galleria d’Arte Moderna di Roma di Via F. Crispi, La mostra è visitabile fino al 1° novembre 2020

Speranze e dubbi sul destino dell’uomo e sul senso da dare a questa esistenza in cui si può scegliere di essere nell’ombra o nella luce, il progresso tecnologico e scientifico che ha comportato benessere, il bisogno di potere e affermazione che ha reso l’individuo sempre più centrato su sé stesso e di conseguenza distante dagli altri: sono aspetti che attraversano la poetica di A.T. Anghelopoulos in cui si  colgono emozioni, stupore e meraviglia, sgomento e angoscia che da sempre appartengono all’ individuo.

Artista tra i più interessanti e affermati  Anghelopoulos (Teramo 1963) attivo a Roma dove vive e lavora, mediante l’interazione di materia, colore e luce che fanno parte integrante delle sua opere e grazie alle quali ridefinisce diverse gestioni dello spazio tra apertura e chiusura, visibile e invisibile oltre la soglia che separa il confine tra fisico e metafisico, restituisce un viaggio in cui recuperare i luoghi della mente con cui riscoprire l’ascolto di sé tra presenza e assenza, verità e sogno.

Fin da giovanissimo, affascinato dall’arte, frequenta i primi corsi di pittura cui seguiranno le prime esperienze espositive, lo studio della fotografia e importanti incontri con alcuni affermati artisti nazionali, tra i quali il grande artista figurativo Gigino Falconi. Questa passione per le arti visive verrà successivamente ripresa dopo gli studi classici e la laurea in medicina con la realizzazione di dipinti e installazioni che nella loro originalità di linguaggio guardano ai grandi nomi dell’arte contemporanea del secolo scorso tra cui Klee, Magritte e Rothko quest’ultimo famoso in particolare per i campi di colore con cui l’occhio entra in una suggestiva proiezione intima nei suoi luoghi sconosciuti di in un sentire cosmico.

Anghelopoulos è tra i protagonisti del contest artistico espositivo #DomaniinArte in corso a Roma alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, con artisti che si sono confrontati con sentimenti legati a insicurezza e paura, limitazione e chiusura vissuti dall’intera umanità a causa della diffusione Coronoavirus. Il contest espositivo #DomaniinArte promosso dall’Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma e dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Cultuali con la Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ha dato vita ad una sorta di atelier artistico fatto di tante voci e linguaggi dell’arte su un tema forte che ha messo in campo la vulnerabilità dell’uomo.

Il Comitato tecnico Scientifico che ha contribuito alla realizzazione di questo progetto è formato da nomi di spessore tra cui: Claudio Crescentini, Costantino D’Orazio, Maria Vittoria Marini Clarelli, Federica Pirani, Isabella Toffoletti con la collaborazione di Elisabetta Giuliani e Gian Pietro Leonardi.

Anghelopoulos. XXI sec. d.C. Gesso su tavola 165 x 110cm

Anghelopoulos ha presentato per l’occasione un’opera molto suggestiva: “XXI sec. d.C” (Gesso su tavola) sulla linea dei suoi portali. Si tratta di un portale-palazzo in cui i singoli volti feriti e sfregiati dal dolore sembrano emergere dalle singole finestre-celle che li isolano l’uno dall’altro.  Un’opera con cui l’artista ha voluto sottolineare la persistente fragilità e la condizione di isolamento dell’uomo per nulla risolte dall’immenso progresso tecnologico.

Tra l’altro l’uomo con le sue paure e incertezze, dubbi e speranze è al centro del suo percorso artistico unitamente al significato dell’esistenza non facile da cogliere. Attraverso rappresentazioni concettuali e segniche, ma anche ritratti di personaggi noti del ‘400 rivisitati e presi a prestito da grandi artisti del passato, l’artista si sofferma su emozioni legate a dubbi, paure, ma anche aspirazioni e desideri che accompagnano questo camino. L‘uomo entro questa sinergia di materia e luce, diventa protagonista afflitto e fragile nella sua incertezza innanzi a questa vita, ma alla fine desideroso di volgere il proprio sguardo oltre il visibile per lasciarsi aperta una possibilità: un percorso nuovo, fatto di speranza.

Le opere di Anghelopoulos in cui si susseguono segni fitti e armoniosi, squarci densi di chiarori e ancora identità riscoperte oltre quella maschera che imprigiona e poi libera, aprono ad un nuovo sguardo sul mondo dove si delinea quel confine tra materia e spirito al d là del quale si cela la verità sulla stessa esistenza.

Diversi sono i cicli con cui Anghelopoulos ha trattato: da un tempo che va oltre, alle difficoltà nel creare rapporti autentici e duraturi per l’individuo che si interroga anche sull’esistenza di Dio come” Inner Skies”, “Dense Skies” e poi i “God disengagement”.  Nelle serie “Passages” e “Point of View” è espresso il più alto livello con cui rivisitare il legame tra l’uomo e quanto a lui intorno e il valore dei punti di vista: in particolare in “Point of View” varchi e portali si aprono inaspettatamente invitando l’osservatore a guardare con altri occhi il proprio esistere.

Silvana LAZZARINO Roma 17 ottobre 2020

#DomaniinArte

Anghelopoulos con l’opera “XXI sec. d.C”

(Gesso su tavola 165 x 110cm)

Galleria d’Arte Moderna. Via Francesco Crispi, 24, Roma

Per informazioni: tel. 060608 e-mail: info@galleriaartemodernaroma.it

 https://www.youtube.com/watch?v=5vEU1LMqWbw

Fino al 1° novembre 2020. Ingresso libero