di Marco FIORAMANTI
Roma, Teatro Cometa Off
“402”
con Elettra Zeppi e Gabriele Linari
regia Federico Vigorito
fino al 19 gennaio
LA STANZA SBAGLIATA
Uscito dal teatro, mentre ripenso alla drammaturgia dello spettacolo, mi torna in mente una battuta “da segno zodiacale”: Brutta giornata per i Pesci perché il Toro è entrato nell’Acquario.
Questo potrebbe essere il sottotitolo del thriller – nato da un’idea di Elettra Zeppi e Francesco Imundi – che si è appena consumato davanti ai miei occhi.
Ci troviamo in una stanza-VIP, la solita “402”, di un albergo in centro.
Il Pesci in oggetto è un senatore corrotto, tale Marco De Simone (interpretato da Gabriele Linari). Il fatto è pubblico: è in corso in Parlamento la votazione sull’autorizzazione a procedere nei suoi confronti. L’accusa è quella di crimini ambientali.
La notizia ci viene comunicata in diretta TV dalla viva voce di Paolo Celata (della serie “quando la fantasia imita la realtà”). Il Toro, ovvero l’altra, unica, protagonista è Anna (autrice e attrice Elettra Zeppi) che piomba improvvisamente nell’Acquario cioè nella stanza di Marco (“piomba” si fa per dire, perché poi scopriamo che lei era dotata di passepartout, in quanto cameriera ai piani). Il motivo apparente è quello di nascondersi perché inseguita da un uomo violento.
La struttura è quella di un continuo capovolgimento di fronti, i cambi-scena sono solo quelli emotivi, vibranti nei gesti, acuti nell’intonazione delle voci e stimolanti nei vari coup de théâtre che vivificano e/o mortificano le due anime.
Azioni certo non facili da sostenere lungo i settanta minuti dello spettacolo e ne va dato grande merito agli attori.
Lascio invece a coloro che assisteranno al thriller la suspence e la curiosità della trama a seguire. Posso invece aggiungere che s’inseriscono nell’ordito del dramma confessioni e disperazioni di vario tipo (e di persone assenti). Psico-universi diversi a diretto confronto: ruoli pubblici (dominanti per antonomasia) e ruoli privati (quasi sempre subalterni); maschile e femminile interagiscono nel tentativo di scavalcare i loro beceri stereotipi. Il tutto con un finale a sorpresa.
La regia è di Federico Vigorito, i costumi di Janny Altamura, luci e fonica di Manuel Molin.
Le foto sono dell’autore
Marco FIORAMANTI Roma 19 Gennaio 2025